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Main Event WSOP, Day 3: ecco la clamorosa mano che ha fatto volare Moneymaker in cima al count

Abbiamo visto, nei nostri report, di come uno dei protagonisti di questo Main Event WSOP sia senza alcun dubbio il Campione del Mondo 2003 Chris Moneymaker, che fin da subito ha dimostrato di essere in grande forma e al termine del Day3 si trova addirittura nella top 10 del count.

Moneymaker, infatti, ha usato tutta la sua esperienza per accumulare un ragguardevole stack, ma si è anche trovato coinvolto in un colpo che da solo gli ha consegnato una formidabile dote di chips.

Andiamo a vederla.

Khun, che chiamata!

E’ il Day 3 del Main Event, e siamo a bui 1.500-3.000, con big blind ante 3.000 . Siamo a circa 1.300 players left, per cui mancano ancora 300 eliminazioni prima di arrivare In The Money.

Chris Moneymaker spilla da middle position A A e, con uno stack di circa 700.000, opta per una apertura a 9.000 . Sul bottone siede Robert Khun, giocatore non certo neofita con un braccialetto WSOP in carriera, che con uno stack di 395.000 (secondo stack del tavolo, proprio dietro a Moneymaker) decide di effettuare una 3bet a 21.000. I bui foldano e la parola torna a Moneymaker, che sale a 45.000. Call di Khun.

Si va così al flop in due (pot 96.500)

10 2 2

Moneymaker punta 55.000, call di Khun.

Turn (pot 206.500)

3

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Il campione del mondo 2003 punta ancora, stavolta 115.000 . Khun ci pensa su e fa ancora call.

River (pot 436.500)

Q

Moneymaker all-in. Khun, ci pensa parecchio e poi fa call!

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Lo showdown è quanto di più sbalorditivo non potrebbe:

Moneymaker A A

Khun 10 J

Tra lo stupore degli altri componenti del tavolo, Khun è costretto ad abbandonare il torneo a poche posizioni dai premi.

Moneymaker ringrazia

A posteriori, naturalmente, vanno fatte alcune considerazioni. Anzitutto, Moneymaker stesso, interpellato sulla mano, ha affermato : “abbiamo un sacco di history al tavolo, non solo di oggi (dove pure abbiamo giocato contro in numerosi piatti). Non escludo che i nostri trascorsi abbiano influito sulla sua scelta”.

Resta il dubbio circa l’opportunità di giocarsi qualcosa come 130 big blinds con la second pair nel torneo più importante dell’anno di Las Vegas. Evidentemente, Khun metteva Moneymaker su una delle pochissime combo di mani che batteva, magari un A K che sensatamente avrebbe potuto bluffare al turn e al river.

Moneymaker, con questo piatto gigantesco, è volato tra i primissimi nel count e ora si appresta ad affrontare il Day 4 in una posizione di grande vantaggio.

 

Photo Courtesy of Pokernews

[guida_wsop]
Editorialista, copywriter, appassionato di Comunicazione, Sport, Poker, Betting e Casino. Racconto storie di calcio e aneddoti sui motori. Al fantacalcio sono più forte di te.
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