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Allen Cunningham contro Phil Ivey: una mano di Poker After Dark

Phil Hellmuth dalle pagine del suo blog fa l’analisi di una mano giocata fra i pro di Full Tilt: Allen Cunningham e Phil Ivey. “Come molti di voi sapranno, adoro guardare il programma della NBC Poker After Dark. C’è stata, fra l’altro una grande sessione, un paio d’anni fa dove i protagonisti erano: Barry Greenstein, David Benyamine, Jennifer Harman, Phil Ivey, Allen Cunningham ed Eli Elezra.

Il buy in era stato portato a 60.000$ ed al vincitore andavano 360.000$ (a differenza dello standard buy in di 20.000$ e 120.000$ al trionfatore). Cunningham era chipleader con 108.000$ e Ivey secondo con 102.000$ quando successe la seguente mano. Erano in tre al tavolo, in quanto la Harman, Benyamine ed Elezra erano già stati eliminati. Con bui a 2.000$/4.000$ Cunningham apre da bottone con una puntata di 10.000$ con K-Q. Phil Ivey controrilancia sino a 30.000$ dallo small blind con A-6 offsuited e Barry Greenstein folda A-J. La parola torna a Cunningham che si ferma a riflettere, guarda Ivey e alla fine annuncia “All in”. Ivey folda istantaneamente e Greenstein mormora “Sarei andato all in anch’io se Phil avesso solo chiamato oppure foldato “(sul raise iniziale di Cunnningham).

Ok, questa è la mia analisi della mano: il bet di 10.000$ iniziale di Cunningham da bottone con K-Q è standard, anche se molti giocatori avrebbero aperto con una puntata un po’ più grande, diciamo che almeno 3 volte il big blind era lo standard dell’epoca.

Il rilancio di Ivey a 30.000$ è stata una giocata solida anche se avrebbe potuto ragionevolmente solo chiamare o addirittura foldare in quella situazione. Secondo me, Ivey avrebbe dovuto fissare Cunningham per almeno 10 secondi prima di rilanciare. Questi pochi secondi gli avrebbero dato la chance di immaginarsi meglio se il suo A-6 potesse battere o meno Cunningham. Inoltre avrebbe inviato un forte messaggio al suo avversario, informando così Cunningham che stava prestando grande attenzione. Solo questo avrebbe potuto indurre Cunningham a foldare la sua mano che, per inciso, sarebbe stata una mossa naturale per lui. Questi 10 secondi avrebbero dato a Ivey il tempo necessario per assestare la situazione e fare una super geniale chiamata per i rimanenti 72.000$

Il fold di Greenstein con A-J è stata una mossa corretta. E’ davvero dura andare all in con quella mano dopo che hai assistito ad un raise ed un reraise di due top players come Cunningham ed Ivey. L’all in di Cunnigham è stato magnifico. Ha forzato Ivey a foldare ogni piccola coppia, qualsiasi mano con Asso – X e probabilmente costringe Ivey a foldare anche le coppie medie e medio-alte come 8-8/ 9-9/ 10-10. E di fatto la sua giocata gli permette di vincere il piatto anche nel caso in cui Ivey fosse in bluff.

C’è poi ancora un altro motivo per cui la mossa di Cunningham ha funzionato bene, ovvero ha stabilito, nel tempo, con grande successo un’immagine di sé di giocatore tight, che gioca meno mani di chiunque altro, e poi ha usato quella reputazione a suo vantaggio. Guardate ragazzi, il Texas Hold’em No Limit è un gioco di letture, deduzioni e logica e Allen Cunningham eccelle in tutte. Ha accuratamente dedotto che Ivey non avrebbe chiamato un re-raise. La sua giocata intelligente gli ha permesso così di vincere 34.000$ virtualmente a rischio zero.

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A dir la verità non credo che Ivey potesse mai immaginare che Cunningham sarebbe andato all in con K-Q, come è evidente dal suo super-rapido fold. Il suo fold del valore di 72.000$ (che avrebbe dovuto aggiungere per chiamare l’all in di Allen) è stato più facile e naturale. Sarebbe stato invece semplicemente una giocata da superstar quella di chiamare con una mano marginale come A-6 in quella situazione.

Potrebbe sembrare che sia critico e allo stesso tempo apprezzi la mossa di Cunningham. Non è così però. E’ solo che sono un giocatore orientato alla lettura. Nel mio libro se hai le skills per avere una forte lettura su un avversario dico che devi seguirla con una corretta mossa – e questo è ciò che ha fatto esattamente Allen Cunningham.”

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