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Si può bluffare Fedor Holz? Igor Kurganov racconta un bluff finito male in un high roller

Ci sono giocatori di poker che grazie a una run fuori dal normale hanno vinto cifre irreali, conquistando una serie incredibile di piazzamenti e vittorie. Quando si verifica questa circostanza succedono tante cose: il giocatore in questione viene indicato come uno dei migliori di sempre, qualcuno lo attacca per l’invidia che prova nei suoi confronti, altri lo elogiano pensando che i risultati corrispondano esattamente alle sue abilità. Ma soprattutto, si viene a creare una sorta di aurea intorno a quel giocatore: l’aurea dell’imbattibile.

È successo a Dan Colman, che in un periodo veniva indicato come il più forte di tutti i tempi, un giocatore semplicemente imbattibile. Ora sta succedendo a Justin Bonomo, diventato improvvisamente l’uomo da battere in qualsiasi contesto dopo che ha vinto più di 20 milioni nel 2018. Forse, però, il giocatore che più di tutti ha fatto sentire gli avversari battuti in partenza è Fedor Holz.

Fedor Holz
Fedor Holz

Tra i il 2016 e il 2017, ovvero nel suo periodo migliore in assoluto, il tedesco sembrava davvero imbattibile, impossibile da herocallare o bluffare. Un giocatore che ha sempre il punto quando lo chiami ed è sempre in bianco quando foldi.

Oggi questa nomea non appartiene più a Fedor ma è innegabile che sia ancora estremamente difficile bluffarlo. Lo sa bene Igor Kurganov, che ci ha provato senza successo in un high roller da ben €100.000 di buy-in.

Igor Kurganov prova a bluffare Fedor Holz in un 100k

Per la precisione siamo al Super High Roller da €100.000 delle WSOPE di Rozvadov. Sui blinds 15.000-30.000 con ante 30.000, Kurganov apre il gioco a 60.000 con j 9 in mano. Holz chiama dall’hijack e lo stesso fa il big blind. Kurganov e Holz hanno uno stack superiore ai 100 big blind.

Il flop è 10 10 3 . Il big blind fa check, Kurganov punta 2/3 del pot con J-high, Holz chiama e il big blind folda. Il turn è un 10, ovvero il terzo 10 sul board. Kurganov punta nuovamente 2/3 del pot e Holz chiama. Il river è un 3 . Kurganov si prende qualche momento e poi punta un milione sul pot di un milione, lasciandosi alle spalle un altro milione. Fedor ha uno stack di due milioni e dopo un minuto decide di chiamare. Allo showdown mostra 7-7 e incassa il monster pot.

 

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L’analisi di Igor Kurganov street by street

Preflop

“L’open è standard a un tavolo 7-handed, così come i due call”, dice il player russo ai microfoni di Pokernews.com.

Flop

“C-betto perché Fedor non dovrebbe avere molti 10 nel suo range. Potrebbe avere coppie e A-high“, spiega Kurganov, che poi utilizza un concetto legato alla GTO di cui aveva già parlato Dominik Nitsche. “In questo spot io ho il range advantage, sicuramente su Fedor e probabilmente anche sul big blind, che invece ha qualche 10 in più nel suo range”.

Turn

“Il terzo 10 sfortunatamente non è il 10 di quadri. Questo significa che nei 10-x che può avere Fedor ci sono ancora 10 **a* 10 k e 10 q . Non può avere 10 j o 10 9 perché gliele blockero. Penso che con la mia mano abbia senso continuare a bluffare, anche perché gli blockero fullhouse come 9-9 e J-J, con le quali comunque pesso 3-betterebbe preflop. Il suo range è composto molto spesso da A-x o meno. Se aveva un progetto di colore in backdoor sul flop ora non lo ha concretizzato, quindi dovrebbe foldare”.

River: “Avrei dovuto fare 2x pot!”

“Il river è una blank, purtroppo non è una overcard che sarebbe stata un bene per me e un male per lui. Decido di puntare un milione sul pot di un milione, prima avevo puntato 2/3 sia sul flop sia sul turn. Con il senno di poi avrei dovuto puntare di più, anche due volte il pot, perché qui sto rappresentando il nuts. Invece ho solo puntato il pot anche se forse avrebbe chiamato lo stesso. Lui mi mette su value bet con overpair e 10x ma probabilmente assume che io punterei anche con le overcard come K-Q off”.

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