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Come si calcola l’ICM, Independent Chip Model?

Il significato ICM, Independent Chip Model. Chiunque abbia cominciato a giocare a poker e si sia appassionato alle varie specialità, Texas Hold’Em in particolare, ha dovuto spiegare ad amici, parenti, fidanzate e genitori, tutte quelle che sono le dinamiche principali che caratterizzano i tornei, soprattutto per evitare di far spaventare chi tiene a noi, nel momento in cui sente cifre fin troppo alte, come ad esempio “Un milione di stack“, che non significa “Un milione di Euro“.

Ma non tutti i giocatori che iniziano, riescono immediatamente a focalizzare i concetti base del gioco, soprattutto i meno immediati, quelli che hanno bisogno di un minimo di fatica e di tempo per essere assimilati.

Uno di questi è certamente il significato di Independent Chip Model

Il vero valore dello stack in nostro possesso

A prescindere dal fatto che un milione di stack non significhi possedere un milione di Euro, va da sé che nel momento in cui ci viene consegnata una pila di chips da investire nel nostro torneo, essa abbia comunque un valore monetario che peraltro, per gli andamenti e le fluttuazioni del numero di chips che abbiamo a disposizione durante il torneo, varierà contestualmente alle fluttuazioni stesse.

Più grosso sarà il nostro stack e più alto sarà il valore monetario che potremmo attribuirgli, ma per capire con una minima approssimazione quale sia il valore del nostro stack in un determinato momento del torneo, occorre rifarsi ad una formula matematica, l’Independent Chip Model, o, più semplicemente, ICM.

Come si calcola l’ICM: solo parametri matematici

Cominciamo subito col dire che la formula non prende in considerazione quei parametri che non si possono calcolare nell’immediato, ad esempio quanto tu sia più o meno bravo dei tuoi avversari, quanti giocatori forti sono rimasti a giocarsi i premi più o meno importanti, o ancora che tipo di fiducia tu abbia nel proseguo del torneo che stai affrontando in relazione agli stili dei tuoi avversari.

Nelle parti iniziali e centrali del torneo, l’ICM serve soprattutto a capire quante possibilità hai di competere nella fase avanzata dell’evento che stai giocando alla spartizione dei premi più agognati e diventa ovviamente più importante e dettagliato, quando siamo già ITM e i giocatori ancora in corsa sono sempre di meno.

L’ICM serve anche e soprattutto per armeggiare con sicurezza le tue stesse capacità di gioco, per cui, in linea molto generale, con uno stack molto ampio o molto risicato, dovrai provare ad essere più sciolto e aggressivo, mentre con uno stack medio, il consiglio è quello di giocare con più cautela.

L’esempio per calcolare l’ICM

Facciamo conto di giocare tre left un torneo dal payout un po’ particolare, quasi come fosse un vecchio e caro Sit & Go che tanto ci ha fatto divertire qualche anno fa.

La struttura del Payout è la seguente:

  • 1° posto 1.400 Euro
  • 2° posto 600 Euro
  • 3° posto Zero

La situazione a tre left riporta questo chipcount:

  • Giocatore 1 100.000 chips ( 50% delle chips in gioco )
  • Giocatore 2 60.000 chips ( 30% delle chips in gioco )
  • Giocatore 3 40.000 chips (20% delle chips in gioco )

Come capirete dalla situazione appena descritta, si sta giocando in questo momento la bolla, visto che il terzo classificato non prenderà nulla.

Se i tre decidessero di pagare la bolla e quindi accordarsi per un accordo per Independent Chip Model, il giocatore 1 prenderebbe €903,40, il giocatore 2 645,00 Euro, mentre il giocatore 3 €451.60.

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Il calcolo è stato fatto in base alle volte che ognuno dei tre giocatori vincerebbero questo torneo se esso dovesse ripetersi infinitamente nella stessa situazione.

Perché il calcolo non rispetta le percentuali pure

In questa situazione, è abbastanza palese che il giocatore 1 riceverebbe più soldi degli altri due giocatori, in quanto, molto semplicemente, ha più chips degli altri due.

Il Giocatore 1 ha un altro vantaggio, oltre a quello nudo e crudo della leadership: ha la possibilità di giocare in modo aggressivo soprattutto sul Giocatore 2 che non vuole perdere il vantaggio sul giocatore 3, che, al contrario, ha tutto l’interesse di scalare almeno una posizione per non uscire in bolla, nel caso in cui l’accordo non venga raggiunto.

Inoltre, 1 e 2, hanno l’interesse a non fare raddoppiare il 3, per cui chiameranno un eventuale All In di quest’ultimo, solo con mani forti.

La pressione del calcolo ICM, quindi, sta in buona parte sul giocatore 2, che deve evitare di farsi raggiungere dal giocatore 3. Egli ha infatti una probabilità di arrivare primo del 30%, ma può contare su una probabilità di arrivare a premio ( secondo ) del 37,5%, leggermente superiore a quella del 28,6%, sulla quale può contare il Giocatore 3.

Per questo motivo le percentuali non sono pure, non vi è solo da calcolare la percentuale di vittoria per il primo posto, ma anche il differenziale di percentuale e quindi di probabilità del giocatore 2 e del giocatore 3, di andare In The Money.

Ci rendiamo conto che un calcolo di questo tipo non sia esageratamente semplice, ma ci auguriamo che il fine di farvi capire il meccanismo del calcolo ICM sia stato raggiunto.

Per il calcolo esatto in una situazione ben più intricata e complicata di questa, vi verranno in ausilio i software che troverete facilmente sul Web.

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"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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