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L’incredibile 2022 ai tornei online di Dario ‘dario6990’ Pieruzzini: “Ho avuto uno switch mentale!”

Se non ci fossero stati tre Sunday Million a spostare pesantemente gli equilibri, il titolo di ‘torneista online del 2022’ sarebbe suo.

Nella classifica dei grinder dell’anno, infatti, subito dopo i vincitori del torneo da un milione garantito c’è Dario ‘dario6990’ Pieruzzini, che ha vissuto un 2022 online davvero strabiliante.

I 93.420€ vinti in questa annata solare dal 26enne di Portoferraio (LI) ai tavoli di Pokerstars sono ancora più incredibili se si pensa che lo shot più grande è stato di 16 mila euro e che ha vinto premi a cinque cifre tre volte in tutto.

Il percorso pokeristico

Da dove nasce la tua passione per il poker?

Ho sempre giocato for fun nelle classiche serate con gli amici, poi a una certa sono andato a Londra a fare il cameriere ma alla fine mi misi a giocare cash live nei casinò della città. In valigia mi ero portato tre libri sul poker scritti nel 2007, quindi abbastanza datati. Ai miei, per giustificare il fatto che nella chat di famiglia scrivevo sempre e solo a notte fonda, dissi che lavoravo in una agenzia di catering. Altrimenti si sarebbero preoccupati, visto come il poker viene percepito dalla maggior parte delle persone.

La passione per il live ti è rimasta ancora oggi?

Sì, mi capita di giocare live e mi piace molto, mi muovo quando ci sono grandi eventi o una serie di eventi importanti, di fare trasferte per tornei che non spostano più di tanto non mi va perché i costi per muoversi sono sempre alti.

Online quando hai iniziato a fare più seriamente?

Un paio di anni fa. Sono stato autodidatta per un anno poi ho fatto presto a capire che mi serviva una mano esterna e ho iniziato a studiare con Emiliano Conti e Giovanni Giudice. Entrambi mi hanno dato ciò di cui avevo bisogno e hanno fatto uscire il vero me ai tavoli, per questo gliene sarò grato per sempre. Con loro si è anche creata un’amicizia che va oltre al poker.

Le abitudini

Oggi quanto giochi e quanto studi?

Gioco dalle 4 o 5 sessioni a settimana e dedico allo studio abbastanza tempo, anche se più che studiare mi confronto con altri giocatori che secondo me è molto importante. Parlo continuamente di poker con altri ragazzi che lo fanno. Studio abbastanza.

Guardando il tuo grafico ho notato che da un certo punto in poi hai avuto un cambio di marcia. A cosa è dovuto?

C’è stato uno switch più personale, a livello di mindset. Sicuramente ho iniziato a studiare anche di più e probabilmente è stato questo a risultare decisivo. Sono convinto che il poker sia un gioco mentale ancora più che tecnico quindi molto dipende se ti abbatti, come reagisci alle sconfitte… Ricordo che in quel periodo feci un balzo in avanti a livello di mentalità.

Qual è stata la vittoria che ti ha fatto esultare di più?

Direi quella che ancora deve arrivare.

Il grafico di Dario. L’inizio della impennata è ben visibile.

Le priorità

Ottima risposta! Allora dicci qual è stato lo shot più grosso che hai centrato finora.

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Mi sembra un 5° posto da 22k a un Main Event di qualche Series online, che tra l’altro è stato lo shot che mi ha dato fiducia per capire che potevo fare veramente bene ai tavoli verdi online. Non ho mai shottato in maniera enorme ma sappiamo come funzionano gli mtt, la varianza è veramente notevole. Io infatti do più importanza alla costanza. Mi interessa essere costante perché so che giocando bene prima o poi ne prenderò uno grosso di torneo. Cerco di essere paziente e di studiare nella convinzione che prima o poi arriverà, anche se so che non è una cosa per niente facile. Sono pochi i giocatori bravi e fortunati che possono vantare di aver deeprunnato in un evento veramente importante.

Quest’anno l’evento importante, ovvero il Sunday Million ripetuto tre volte, ha determinato la classifica finale.

Deeprunnare un torneo come il Million è come fare bingo! Perché c’è un field oceanico, composto da tantissime persone. E’ vero, senza i Million sarei primo nella classifica annuale, vediamo se almeno riesco a raggiungere il podio, mi mancano mille euro, spero di arrivarci in queste due sessioni che mancano alla fine dell’anno anche se non è facile.

All’inizio dell’anno che obiettivo ti eri posto?

Solo di giocare bene e divertirmi perché amo questo gioco. In una disciplina varianzosa come gli mtt è molto difficile darsi obiettivi monetari sensati.

Il futuro

Chi sono i tuoi giocatori preferiti?

Ti rispondo i miei compagni di viaggio, con cui abbiamo iniziato a giocare a poker insieme: Mattia Nidi e Gaspare Sposato. Siamo molto amici, ci confrontiamo sulle mani e spesso guardiamo tornei live. Facciamo un bel gruppo.

In futuro credi che tenterai l’avventura all’estero come già fatto da molti tuoi colleghi che volevano allargare i loro orizzonti?

Credo che il momento in cui avrò bisogno di nuovi stimoli prima o poi arriverà, anche perché in questo gioco più cose sai più cose ti rendi conto di non sapere. Andrei in America oppure a Malta. Se uno ha la passione per il gioco e vuole misurarsi con field più preparati non conosce ostacoli.

Fino a quando ti vedi a giocare a poker?

Credo che il poker farà sempre parte della mia vita. Quando finii le superiori avrei voluto studiare psicologia all’università ma non ne ebbi la possibilità. Poi mi sono innamorato di questo gioco che a mio avviso ha una ampissima componente psicologica… Ora come ora non vedo una vita senza il poker, più avanti si vedrà, il futuro è sempre un punto interrogativo ma preferisco occuparmi più del presente.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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