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Sun Tzu: L’arte della guerra (o del poker)

Questa opera, composta oltre 300 anni prima della nascita di Cristo è un manuale di guerra rivisitato da più filosofi orientali che hanno riportato e ripulito i pensieri del generale Sun Tzu, vissuto due secoli prima. Col poker, in teoria, non centra nulla, tuttavia il manuale riserva enormi sorprese.

L’approccio psicologico e spirituale è estremamente sviluppato e la profondità delle riflessioni ha influenzato le filosofie orientali in passato e incide ancora oggi in molti altri settori. Ad esempio a livello mondiale nel campo del management è un testo scolastico utilizzato proprio perché ci prepara a gestire in modo costruttivo e non distruttivo i conflitti interiori ancor prima delle problematiche quotidiane. Emblematiche le frasi: “La miglior battaglia è quella che vinciamo senza combattere” oppure “Il comandante saggio comincia dall’analisi di sé stesso. Il suo primo obiettivo non è cosa fare, bensì come essere.”

L’arte della guerra presenta delle affinità molto interessanti anche col mondo del poker.

E’ evidente che lo stress emotivo e psicologico è elevato per un giocatore professionista, poiché viene sottoposto costantemente a delle decisioni che si possono rivelare azzeccate oppure deleterie. A prescindere dal fattore caso, la capacità di selezionare, la lucidità nei giudizi e nelle scelte ci salvaguardano nel lungo periodo e ci consentono di vincere non solo le “battaglie al tavolo”, ma anche la “guerra per la conquista del bankroll”.

Come detto, il libro presenta molti spunti di riflessione per un giocatore di poker e sarebbe impossibile affrontarli tutti, dunque riporterò un esempio che ritengo altamente significativo.

Tra i vari pensieri esposti vi sono anche le 5 regole che rappresentano il Tao (letteralmente il sentiero, la via) che porta alla vittoria.

 –     –  Bisogna sapere quando è il momento di combattere e quando non lo è

      – Bisogna saper guidare tanto un grande esercito quanto uno piccolo

       – La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono supportati dallo stesso spirito

       – La vittoria si ottiene quando si è preparati a ogni imprevisto

      – La vittoria si ottiene quando ci sono un generale capace e un sovrano che non infierisce

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Analizziamo punto per punto, rielaborandolo sotto le vesti pokeristiche.

Il primo principio è di facile interpretazione. Bisogna saper fare table selection. La capacità di scegliere i rivali giusti è fondamentale. Volendo scavare più a fondo e toccando pure la nostra anima, potremmo azzardare anche che occorre comprendere prima noi stessi, il nostro stato d’animo, le nostre energie e avere consapevolezza di un eventuale momento negativo che non ci permetterebbe di dare il massimo sul “panno di battaglia”.

Nella seconda regola si celano sicuramente la disciplina e la calma interiore. Nel poker sapersi esprimere ugualmente al meglio sia su tavoli impegnativi per stack e rivali che su tavoli con micro limiti è importante. A tal proposito ricorderò sempre una scena vissuta indirettamente qualche anno fa alle WSOPE di Londra quando a un tavolo cash game NL 1-2£ erano seduti un  mio collega e niente meno che Jeff Lisandro. Incuriositi la domanda uscì spontanea: “Perché un campione dal bankroll elevato si cimenta in un micro limite (per lui)? Lisandro rispose con gentilezza e in modo illuminante: “E’ un ottimo esercizio mentale. Se sono bravo agli high stakes, devo esserlo pure qua. La disciplina è proprio questo, la capacità di concentrarsi in qualsiasi situazione, di rispettare ma saper sconfiggere ogni rivale a ogni limite.”

Il terzo punto è forse aperto a qualche discussione maggiore. Personalmente lo vivo come un confronto del proprio io. Quando internamente il nostro cuore batte all’unisono comandato dal cervello e dall’anima, allora in quel caso possiamo dare il meglio è ottenere i risultati ricercati.

Il penultimo precetto è fin troppo evidente direi. Riformulo il pensiero in maniera molto semplice. La vittoria si ottiene quando si è preparati a ogni bad beat.

Anche l’ultimo aspetto è interpretabile. La mia scelta è questa. La vittoria si ottiene quando siamo tecnicamente preparati e quando non intervengono fattori esterni o persone che ci disturbano nella concentrazione.

Se siete ancora curiosi e volete approfondire questi argomenti, vi consiglio di investire un pizzico di tempo libero e correre in libreria.

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