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Riccardo Basso spiega un raise-call “difficile” 4 left al Sunday High-Roller

Domenica scorsa, dopo essersi imposto al Sunday Evening in versione Spotlight Week, Riccardo ‘CrazyRich85’ Basso ha alzato bandiera bianca al testa a testa conclusivo del Sunday High Roller contro Alessandro ‘ale779’ Giordano.

Proprio quando questo tavolo finale era a 4 left il grinder toscano ha dovuto affrontare la decisione più difficile di tutta la sessione, come ci ha rivelato lui stesso spiegandoci anche perché alla fine ha deciso di giocarsi la sopravvivenza nel torneo. Per sua fortuna è andata bene.

La mano

Il Sunday High Roller PKO di PokerStars (poker) in versione Spotlight Week è a 4 left, il payout è molto verticale.

Da poco ‘CrazyRich85’ ha trovato un raddoppio che lo ha riportato ad avere uno stack giocabile. Su blinds 7k/14k, con 355k di stack, Basso apre x2 8 8 da utg. Dopo il fold del chipleader ‘ale779’ da bottone, ‘K0ntet’ overpusha per 620k effettivi.

Su big blind lo short del tavolo ‘CapoOrso’ folda per restare con 10bb. Dopo una lunga tankata ‘CrazyRich85’ decide di chiamare.

Il video

L’analisi prima della decisione

Ed ecco come ha pensato Riccardo in game.

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“Questa con 88 è stata la decisione più difficile di un final table vissuto quasi per intero da short. A 4 left mi ritrovo finalmente con uno stack giocabile e apro dav utg/co 88 sul bb che ha 12x e una taglia importante da 700€. Dopo il fold del chipleader da bottone, small blind 3b/shova all-in 45x, per i miei 26x effettivi.

Su quel giocatore non avevo molte info avendolo incontrato praticamente solo in questa late stage, ma sembrava un player capace e che stava aggrando abbastanza da inizio final table, grazie allo stack deep.

Detto ciò, in questo spot mi aspetto da parte sua molta aggression nei miei confronti, che sia 3bettando o 3b/shovando, mettendomi giustamente pressione vista la presenza del giocatore su big blind sensibilmente più short di me.

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In un primo momento, avendo comunque elaborato nei solver diversi spot in situazioni simili, ho pensato che quasi sicuramente mi trovavo di fronte ad una mano da foldare per ICM, ma ho voluto comunque prendermi tutto il timebank a disposizione per analizzare al meglio la decisione da prendere.”

Range e future game per derogare dall’ICM

“Parlando di range, quando small blind 3b/shova dritto penso che perda almeno tutte o quasi le combo di QQ/KK/AA, quindi diciamo che ci sono solo 18 combo (JJ/TT/99) con cui le metto veramente male, mentre molte di più sono le under pair contro cui le metto bene – sempre ammesso che le reshovi tutte, oltre alle broadway e agli Ax contro cui a volte flippo e a volte sono al 70%.

Detto questo, mentre con 99 non mi sarei fatto problemi a chiamare e con 77 avrei probabilmente foldato più serenamente, 88 era la classica mano borderline. Seppur conscio di fare un call forse leggermente negativo in icm, ciò che mi ha spinto a farlo è stata una cosa che l’icm non prende in considerazione, ossia il future game.

Vincendo lo spot avrei avuto la possibilità di andare chipleader e di aggredire al meglio sia 4 left che soprattutto nella fase 3 left che era quella col payjump maggiore, e perché no, avere anche la possibilità di vincere le taglie più grandi che a quel punto sarebbero state quelle dei players più short, con 12x e 19x.

Per fortuna l’avversario ha girato una delle mani migliori che mi potessi aspettare (A7s) e il colpo ha retto.”

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Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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