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Tribunale Londra: “Ivey ha barato, non ha diritto a £ 7,7 milioni”

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E’ arrivata la tanto attesa sentenza sul caso “Ivey” e sulla sua vincita pari a 7,7 milioni di sterline (circa 12,5 milioni di dollari) ottenuta ai tavoli di baccarat del Crockfords Casinò di Londra nel 2012.

Il Giudice John Mitting ha dato ragione alla casa da gioco britannica che non dovrà pagare Phil Ivey. Di fatto, ha riconosciuto come illegale la tecnica dell’edge sorting.

Le motivazioni sono pesanti e vanno a scalfire l’immagine del campionissimo: “si è procurato un vantaggio che le regole del gioco non prevedevano. Quindi ha barato”.

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Ivey ha commentato la decisione: “la nostra era una strategia legittima. Abbiamo soltanto approfittato della negligenza del casinò che hnon ha pensato a difendersi da giocatori abili come me. Purtroppo il giudice non ha condiviso questa linea”.

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Il re del poker ora presenterà ricorso in appello. Questo precedente potrebbe influenzare (anche se si tratta di due sistemi giudiziari totalmente differenti, seppur di common law) anche la corte del New Jersey chiamata a giudicare un caso simile di edge sorting che vede Ivey sempre coinvolto con il Borgata Casinò di Atlantic City.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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