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La settimana nera del cash game europeo, in Italia action a picco

Continua il nostro appuntamento settimanale esclusivo con i dati del traffico nel cash game mondiale ed italiano: purtroppo anche nel week-end prima di Pasqua le notizie non sono proprio positive.

Il mercato globale (considerando anche i paesi dove il poker è oramai regolamentato) ha fatto segnare un altro piccolo passo indietro dell’1,9%, a causa della crisi stagnante dell’action europea.

Questa settimana abbiamo osservato i dati ufficiali di Pokerstars: l’80% dei clienti della prima room mondiale arriva dal Vecchio Continente. Analizzando le due statistiche è facile capire come l’Europa in questo momento sia l’epicentro dell’azione, in un mercato dove gli investimenti nel poker stanno regredendo da diversi anni a vantaggio di casinò e scommesse. Brutte notizie arrivano anche dal nostro paese e dalla Francia.

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DOT COM. GEORGIA NUOVA FRONTIERA

Continua a volare il network di Microgaming, MPN, grazie all’arrivo sulla piattaforma di PKR (seppur la migrazione abbia comportato diversi bug) e alle ottime performance di Adjarabet: la room georgiana sta registrando un vero boom.

Con ogni probabilità il Caucaso, è in questo momento la frontiera emergente del poker online. Tutti aspettavano un’esplosione in Cina o in India ma la Georgia sembra rivelarsi un mercato florido: la popolarità del texas hold’em ricorda il 2008-2009 in Italia.

Vediamo alle performance delle principali room della rete dot com: PokerStars.com (-1,1%), 888Poker (-2,4%), iPoker (-3,2%) e PartyPoker (-3,9%). Spaventoso il boom di MPN: +10,8%.

Osserviamo le prestazioni delle skin all’interno della piattaforma di Microgaming: Adjarabet +7,7%, PokerDom (uno dei siti russi più importanti dopo PokerStars)) +3%. Insomma, se il Vecchio Continente latita, la spinta al mercato viene da est. Non vi sono ancora dati aggiornati su DollaroPoker.

FRANCIA: CALO PAZZESCO

Disastro per i mercati segregati europei: in Francia, nell’ultima settimana, l’action è diminuita del 10,8%, con Winamax in caduta libera per il 12,4%. PokerStars France non è da meno con una flessione del 12%. Brutto scivolone anche per PartyPoker.fr: -15%. Il traffico globale è ora sotto la media delle 3.000 unità. Sette giorni fa eravamo a 3.100 di average, nell’ultima settimana la media è stata di 2.767 posti a sedere.

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ITALIA DOWN

Se la Francia piange, l’Italia è una valle di lacrime. Questi dati devono far riflettere chi sta in questo momento gestendo e supervisionando il gioco online in Italia. Serve l’apertura alle liquidità internazionale (sull’esempio britannico) almeno nel cash game, dove stiamo toccando picchi di impopolarità tangibili.

Questi i dati principali nell’ultima settimana rilevati da PokerScout e rielaborati in termini percentuali:

  • Mercato italiano: -12,30%
  • PokerStars.it – 17%
  • People’s Poker – 7,6%
  • iPoker Italia – 10,2%
  • PartyPoker Italia (GDPoker-Bwin): +0,3%
  • Ongame +1,5%

Media posti occupati ai tavoli nell’ultima settimana in Italia dei principali network:

  • PokerStars 1.050
  • People’s Poker 350
  • iPoker 300
  • Lottomarica 170
  • Active Games 140
  • PartyPoker Network 100
  • Totale Media: 2.110

C’è da considerare che il calo, in parte, è anche strutturale, nel senso che PokerStars Italia si è uniformata alle politiche aziendali messe in atto da Amaya Gaming. Ed in un mercato che è in mano al 50% (nel cash game) alla room della picca rossa, le ripercussioni sono evidenti. Considerando le nuove promozioni ed i nuovi giochi, vi è un chiaro spostamento verso i tournaments richiesto dai giocatori ma anche indotto dall’alto. La popolarità del poker rimane molto alta nel nostro paese ma se si vuole mantenere un’offerta cash competitiva, il regolatore dovrà compiere scelte coraggiose ed aprire le porte del mercato alla liquidità condivisa del dot com (come avviene nel Regno Unito).

MERCATI AMERICANI

Questa settimana vi sarà lo sbarco di PokerStars nel New Jersey e sarà curioso capire quale sarà l’impatto su questo piccolissimo mercato americano. Il marketing della room è già al lavoro e i benefici stanno ricadendo su tutti i competitor: l’azione generale è aumentata del 3,6%. Male invece il Nevada (-4%).

MERCATI OFFSHORE

Dati non confortanti anche per l’action statunitense (non autorizzata): -2,2% settimanale. Vediamo il rendimento delle principali rooms: Bodog (-9,3%), WPN (-4,1%), Chico Poker (+0,3%), Revolution Gaming (+6,6%), Equity Poker Network (+4%).

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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