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Mondo Poker: nuova policy di PokerStars in Spagna, fuori i russi! Negli USA online beffato per un veto, in Svezia si parte!

Fuori i russi da PokerStars in Spagna

PokerStars.es ha annunciato che dalla giornata di ieri, 2 gennaio, saranno molto più stringenti i controlli sulla residenza spagnola dei giocatori che possono grindare sulla piattaforma iberica. E pochi giorni fa, i manager della room hanno fatto sapere che gli account dei players russi saranno presto disattivati.

Su PokerStars.es e, di fatto, nel mercato condiviso con Francia e Portogallo, era possibile accedere anche dalla Russia. Ma la policy della room spagnola è cambiata. Al momento il sito PokerStars.ru (in lingua russa) reindirizza su PokerStarsSochi.net, visto che il Casinò Sochi è partner ufficiale della room dell’Isola di Man.

PokerStars.es ha iniziato ad accettare gioco nei confronti dei players russi nel gennaio 2018 ma la luna di miele sembra già finita.

Al momento Ps.es accetta gioco da tutti i cittadini europei, ad eccezione da quelli residenti da Italia, Francia e Portogallo (mercati regolamentati con liquidità chiusa o condivisa) e dai paesi che hanno già accesso alla liquidità .com, ovvero Gran Bretagna, Danimarca, Belgio, Bulgaria, Romania (dove aumenteranno le tasse nel mercato legale) ed Estonia.

 

Ma da gennaio 2019 vi saranno controlli più restrittivi ed attenti sulla residenza effettiva in Spagna. Dovrebbe essere richiesto il permesso di soggiorno.

Fine 2018 crudele per l’industria del poker legale: l’atroce beffa negli USA

Il 2018 non è stato un anno semplice per l’industria del poker legale ma poteva chiudersi con un colpo a sorpresa in Michigan vicinissimo a legalizzare il poker online. Il Congresso statale aveva dato il suo assenso con una votazione a sorpresa in Senato dopo che quest’estate la Camera si era espressa in maniera favorevole, ma il Governatore uscente, Rick Snyder, ha posto il veto sulla promulgazione della legge.

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Poteva essere il quinto stato a legalizzare negli States ma purtroppo è arrivata la doccia fredda il 28 dicembre, una settimana dopo che il Senato aveva votato a favore, approvando la legge che dava il via al poker online in tutto il Michigan. Sarebbe stata una svolta per l’intero mercato statunitense, con un segnale forte anche per gli altri stati indecisi, come la California. Ma l’ex Governatore repubblicano Snyder si è giustificato: “chiudere il proprio mandato con un’allargamento dell’offerta del gioco d’azzardo non sarebbe stato l’ideale”. La demagogia politica ha ancora una volta trionfato e l’offerta illegale ne trarrà vantaggio.

In Svezia parte il mercato legale: 13 rooms al via

La Svezia potrebbe diventare uno dei mercati nazionali legali più importanti per il poker online nel panorama internazionale considerando l’elevata spesa dei propri giocatori che hanno un potere d’acquisto notevole, considerando l’elevato reddito pro capite del paese scandinavo. Sono state autorizzate 13 poker rooms con 7 di esse già attive.

I players svedesi possono giocare su PokerStars e la consorella Full Tilt, Unibet, partypoker, iPoker (con la skin Bet365) e circa 6 skin di Microgaming oltre all’ex monopolista di stato Svenska Spel.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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