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Ben Affleck

Perché Ben Affleck non può più entrare nei casinò di Las Vegas


Ben Affleck è considerato una delle persone più influenti di Hollywood ma anche a Las Vegas lo tengono in grande considerazione... ma per altri motivi. I casinò di SinCity non guardano all'attore con ammirazione, bensì percepiscono in lui un pericolo.

Negli anni d’oro del poker, Affleck era una delle personalità più ricercate dall’industria del gambling: averlo nella poker room era un onore, non c'era alcun pericolo per il banco. Sfidava altri players ed era tutta pubblicità gratuita.Ha giocato anche tornei importanti insieme all'amico fraterno Matt Demon.

Presto però il rapporto con Las Vegas è cambiato. L’icona di Hollywood ha spostato la sua attenzione sul blackjack. Nei primi anni, come lui stesso ha ammesso, era un disastro ai tavoli, perdeva cifre non banali e, non si vedeva mai a casa. Spesso era nelle sale high roller Vip riservate del Commerce di Los Angeles.

Aveva un approccio tipico del gambler medio e perdeva soldi, a tal punto da far preoccupare la bellissima ex moglie Jennifer Garner che gli aveva fatto installare un tavolo verde all’interno della villa di Hollywood per tenerlo alla larga dai casinò. Ma Ben non c’era mai, frequentava anche il Molly’s Game, i giochi high roller confezionati da Molly Bloom per i divi di Hollywood e ricchi businessmen californiani.

“Ho messo del tempo per diventare un decente giocatore di blackjack, ma una volta che le case da gioco si sono accorte che avevo un’idea di quello che stavo facendo, mi hanno chiesto di non giocarlo più."

Ben Affleck

Ben Affleck: quando divenne uno squalo ai tavoli di blackjack

Essendo però una persona molto intelligente e competitiva, il gioco al blackjack di Affleck è cambiato. L’approccio è stato differente. Sappiamo che il BJ è uno dei pochi games nei quali l’house edge (il vantaggio della casa da gioco) è ridotto al minimo se il player è molto bravo nell’applicare la strategia di base (seguendo le tabelle e facendo, di conseguenza, scelte solo su basi matematiche).

In una singola sessione, per un giocatore abile, può succedere anche che possa vincere parecchi soldi. Naturalmente, nel lungo periodo, vincerà il casinò però la varianza sarà sempre decisiva nelle singole sessioni, perché i margini sono molto bassi.

Ed è probabile che sia capitato a Affleck nel 2014 quando ha distrutto un tavolo di blackjack dell’Hard Rock, vincendo una cifra importante. Idem al Wynn. O forse c'era qualcosa di più?

Affleck per i casinò è un advantage player

In città Affleck è stato catalogato come “advantage player” e quindi non gradito ai tavoli verdi.

Affleck ha commentato laconico: “Ho messo del tempo per diventare un decente giocatore di blackjack – ha raccontato a gambling911.com – ma una volta che le case da gioco si sono accorte che avevo un’idea di quello che stavo facendo mi hanno chiesto di non giocarlo più. Il fatto che essere bravi a blackjack vada contro le regole dei casinò la dice lunga su questi ultimi…”.

Secondo i manager dell’Hard Rock, Ben Affleck contava le carte (proprio come nel film 21) e quindi riusciva ad avere un vantaggio sul banco. Negli Stati Uniti, questa pratica è lecita ma solo se viene fatta individualmente.

Blackjack: contare le carte è lecito negli USA?

Non è consentito il conteggio a squadre, ma se lo fai individualmente non stai barando.

A Las Vegas però i casinò – essendo proprietà private – possono far entrare chi vogliono nelle loro sale, hanno una gestione molto rigorosa verso i giocatori vincenti, ovvero non li fanno mai entrare. Al massimo possono stare nell'hotel.

A Atlantic City, nel New Jersey, invece i casino sono dati in concessione e quindi sono considerati esercizi pubblici ed è molto più difficile il ban.

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I precedenti vincenti di Affleck all'Hard Rock

Ma c’è un' "aggravante": già nel 2001 Affleck vinse 800mila dollari nello stesso casinò. L'anno prima ne incassò 160.000 circa. Non sappiamo però quanto perse in 13 anni. Nel 2014 il ban. E proprio in quei giorni, infuriavano le polemiche e i titoloni su Affleck con i media che dipingevano l'attore come se fosse stato un poco di buono, ignorando che il conteggio delle carte fosse invece legale e non un trucchetto ai tavoli.

A seguito di quel tam tam mediatico, Hard Rock fu costretto a fare un comunicato: “A Ben Affleck non è stato impedito l’accesso alla nostra proprietà ed è il benvenuto in qualsiasi momento”.

Logico che Hard Rock avesse tutto l’interesse a ospitarlo nel suo hotel, ma la sua presenza risultava “pericolosa” per le casse del casinò, essendo l’attore un giocatore consapevole e skillato, però pubblicamente non poteva ammetterlo.

Eppure, 10 giorni prima, il manager del Wynn Rob Olivetti aveva avvisato tutti i suoi dipendenti: “state attenti per Affleck sta contando le carte ai tavoli di blackjack”.

Oltretutto, con sistemi di puntata molto elementari, sembra che il personale si sia accorto in fretta della tecnica usata dall’icona hollywodiana.

Nel 2021 ricompare Affleck a un tavolo del Wynn

Dal 2014, per anni non si è saputo più nulla di Affleck a Las Vegas, fin quando in piena crisi Covid per i casinò della città delle luci, è stato individuato prima a The Palazzo e successivamente al Wynn Resort, con un video che ha fece il giro del web.

Si, sempre il Wynn avete letto bene. Quando i casinò sono in crisi diventano facili prede dei professionisti con bankroll importanti. E’ successa la stessa cosa al gambler high stake Don Johnson a Atlantic City quando in una settimana distrusse 3 casinò del New Jersey a blackjack.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.