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Il Campione del Mondo Greg Merson, che traguardo: “Sono pulito da dieci anni!”

Se c’è un poker pro che ha molto da raccontare circa la sua esperienza di vita, quello è senza dubbio Greg Merson. Il vincitore del Main Event WSOP 2012, infatti, è arrivato a celebrare negli scorsi giorni un traguardo molto importante: quello di dieci anni di sobrietà, dopo un passato difficilissimo contraddistinto da alcool e droga.

Con un tweet, infatti, ha celebrato il prestigioso traguardo, e ricevuto svariati attestati di stima dai colleghi professionisti.

Merson, un’adolescenza complicata

La battaglia di Merson contro la dipendenza da droghe e alcol è iniziata quando era solo un adolescente, periodo in cui il futuro WSOP champ aveva provato di tutto .

Ho iniziato a drogarmi quando avevo 17 anni, e il tutto ha preso piede molto velocemente. Mi sono fatto di cocaina dopo appena sei mesi dalla prima volta che ho provato la marijuana“, ha detto Merson in un’intervista qualche anno fa. “Sono state noia e insicurezza i motivi principali che hanno portato a queste scelte“.

La coca è stata la mia droga preferita fino all’età di 19 anni, periodo nel quale ho cominciato a perdere il contatto con la realtà, mentendo alla famiglia e agli amici e abbracciando compagnie negative“.
Ed è stato durante uno dei suoi periodi di crisi di astinenza nel 2011 che Merson ha capito che aveva bisogno di diventare sobrio.

https://twitter.com/GregMerson/status/1469330280326565893

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La svolta col poker

Nel 2011, Merson, con l’aiuto di amici, si è disintossicato in una stanza d’albergo di Las Vegas, dove aveva fatto un breve soggiorno in riabilitazione e aveva iniziato a frequentare gli incontri dei gruppi di supporto anonimi; ma sono stati lo yoga e soprattutto il poker gli elementi che hanno ricalibrato il suo stile di vita e l’hanno aiutato a tutto tondo.

Nello specifico, è stata l’amicizia col noto pro Tony Gregg a permettergli di svoltare. “A 19 anni conobbi Tony, iniziai a uscire con lui e i suoi amici. Nessuno di loro beveva o fumava e la mia vita iniziò a cambiare. Uscire con loro è stata una parte importante della mia vita, e grazie a lui ho scoperto definitivamente il poker”.

E’ stato il poker il motivo numero uno per cui ho iniziato a rimanere  sobrio“, ha detto Merson. “Amo competere e il denaro è solo un modo per tenere il resoconto delle sessioni: non mi interesso eccessivamente degli introiti.  Mi piace solo competere ad alto livello e sono fortunato a poter vivere bene grazie a questo. Amo il gioco tanto quanto lo amavo quando avevo 16 anni e ci giocavo per la prima volta”.

Una vita equilibrata

Non trascorro 70 ore a settimana a giocare a poker come una volta”, dice oggi un Merson sorridente. “La mia vita è molto più equilibrata e gioco circa 30 ore a settimana durante i viaggi a Macao o Las Vegas. Quei viaggi sono solo per affari di poker, ma possono raggiungere le 50-70 ore quando sono davvero in forma e le partite sono valide “.
Dalla disintossicazione in una stanza d’albergo nel 2011 alla vittoria del Main Event delle World Series of Poker meno di un anno dopo, Merson è un ottimo esempio di come la sobrietà possa concedere una nuova prospettiva di vita.

Editorialista, copywriter, appassionato di Comunicazione, Sport, Poker, Betting e Casino. Racconto storie di calcio e aneddoti sui motori. Al fantacalcio sono più forte di te.
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