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Lex Veldhuis: “Vuoi diventare un giocatore vincente? Smettila di mentire a te stesso”

Anche se ha solo 33 anni, Lex Veldhuis è a tutti gli effetti un veterano del poker. Il professionista olandese ha iniziato a grindare quando sono state lanciate le prime poker room online nei primi anni 2000. Da allora non si è più fermato, anche se la sua carriera si è evoluta fortemente rispetto agli inizi.

Sono infatti lontani i tempi in cui, poco più che ventenne, “bullava” il tavolo televisivo del Main Event WSOP bluffando tutti. Quelli erano gli anni in cui “RaSZi” partecipava ad High Stakes Poker mettendo in gioco centinaia di migliaia di dollari. Oggi il team pro di Pokerstars ha detto addio a quelle partite altissime e rischiose. Come molti altri pro, anche Lex Veldhuis si è lanciato nel mondo di Twitch.

Lex Veldhuis agli inizi della sua carriera

In breve tempo, è diventato uno degli streamer più seguiti. Non tanto per i tornei che gioca (principalmente PLO low buy-in), ma perché si è dimostrato fin da subito disponibile a dare consigli a chiunque, sempre in modo molto schietto. Nel corso degli anni in tanti gli hanno chiesto cosa serve per diventare un professionista. Dal suo punto di vista, il primo step è smettere di mentire a sé stessi.

Lo ha ribadito anche nel corso di un podcast con Joey Ingram.

“Quando mi chiedono cosa sia necessario per diventare un buon giocatore di poker, la mia prima risposta è essere onesti“, ha dichiarato RaSZi. “Le persone si lamentano sempre degli scoppi e arrivano persino a mentire sui particolari delle mani per apparire più sfortunati di quanto siano stati in realtà”.

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Essere onesti con sé stessi significa giudicare il proprio gioco onestamente e nella sua totalità, senza soffermarsi sulle singole mani e senza essere result oriented.

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“È molto facile mentire a te stesso. È una trappola, ed è il motivo per cui sconsiglio sempre ai giocatori alle prime armi di utilizzare l’HUD. Solo i professionisti preparati sanno come utilizzare le informazioni in maniera corretta. Gli altri tendono a leggere i numeri per giustificare le proprie giocate“.

Lex è noto per essere piuttosto duro nel giudicare le mani che i suoi follower gli mostrano, ma dopo tutti questi anni passati a sentire lamentele di ogni tipo, vuole mandare un messaggio forte:

“Molti giocatori non si prendono le responsabilità delle proprie giocate. Cercano le responsabilità all’esterno: quel tizio è terribile, questo è sempre pieno, non chiudo mai un colore… In realtà il poker è tutta una questione di frequenze. Non ne posso più di sentire gente dire di aver perso una quantità enorme di coinflip. Le mani che spostano da sole un intero mese sono quelle in cui sei costretto a giocarti 800 big blind in all-in”.

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Secondo il team pro di Pokerstars, un giocatore alle prime armi che non riesce a vincere dovrebbe semplicemente ammettere di non essere abbastanza bravo e iniziare a studiare.

“I giocatori mentono su tutto. È facile mentire, perché menti su qualcosa che hai visto solo tu. Sei l’unico che ha accesso ai tuoi risultati. Ma è qui che devi partire per diventare un giocatore vincente: fatti avanti e dì a te stesso che forse sei scarso e hai bisogno di migliorare il tuo gioco“.

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