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Patrik Antonius racconta Isildur1: “Giocava su 8 tavoli contro Ivey, Dwan e me”

La storia di Viktor Blom ha fatto impazzire e appassionare migliaia di persone. D’altronde parliamo di una vicenda con un appeal mostruoso, che purtroppo al giorno d’oggi sembra essere sparito dal mondo del poker: un ragazzino svedese decide di depositare i 2.000$ ricevuti per il suo diciottesimo compleanno su una poker room e nel giro di poche settimane trasforma il bankroll iniziale in un milione di dollari, giocando soprattutto sul circuito europeo iPoker.

Tuttavia, se Blom è ancora oggi l’idolo per tantissimi giocatori, quasi tutto il merito è da attribuire agli anni d’oro di Full Tilt Poker, quel periodo tra il 2009 e il 2011 in cui inizialmente distrusse tutti gli avversari ai tavoli high stakes e successivamente sperperò tutto ciò che aveva guadagnato.

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Viktor aveva deciso di fare il grande passo e trasferirsi da iPoker a Full Tilt, dove giocavano tutti i più forti professionisti del mondo e soprattutto dove erano presenti i tavoli più alti del poker online: il PLO e il NLH arrivavano fino al 500$/1.000$ senza CAP. All’epoca quasi nessuno giocava così forte e fu solo l’arrivo del misterioso “Isildur1” a innescare la folle action nosebleed.

Il gioco spericolato ed estremamente aggressivo dello svedese lasciò tutti di sasso, come si intuisce anche da alcune dichiarazioni che Patrik Antonius fece a Phil Gordon nel 2009 qualche settimana dopo averlo affrontato per la prima volta, dichiarazioni che abbiamo ripescato per vedere se risultano attuali anche oggi. “Probabilmente sono stato il primo a giocarci contro”, dichiarava all’epoca il finlandese. “Penso che su Full Tilt abbia iniziato perdendo 600.000$ contro di me. Era un avversario che non avevo mai incontrato prima, sapevo solo che era svedese. Nella prima sessione che abbiamo giocato mi era sembrato pessimo, ma era impegnato solo su uno o due tavoli”.

Il numero dei tavoli aperti può sembrare un aspetto secondario, ma in realtà non è così, perché “Isildur1” divenne immediatamente famoso e seguitissimo grazie anche alle sue doti di multitablatore high stakes: “Non era ancora arrivato al punto in cui giocava contro me, Dwan e Ivey nello stesso momento. Io non avevo mai aperto più di tre tavoli per volta… Ricordo che una volta vidi che era impegnato su otto tavoli heads-up contemporaneamente: quattro contro Phil, quattro contro Tom e due contro me“.

In questo caso, sono 4 gli heads-up contro Antonius e 2 quelli contro Ivey
In questo caso, sono 4 gli heads-up contro Antonius e 2 quelli contro Ivey

Ciò che colpì profondamente Antonius fu la capacità di “Isildur1” di prendere decisioni fondamentali nel giro di pochissimo tempo e con tutti quei tavoli aperti: “È sempre velocissimo. Non so come faccia a check/raisare immediatamente su certi turn oppure a puntare 140.000$ al river dopo due secondi. È questo il suo talento più grande”.

Patrik e gli altri regular degli High Stakes Online sapevano ben poco su “Isildur1”, perché Viktor voleva restare nel più completo anonimato. Gli unici aspetti che tutti conoscevano erano la sua nazionalità e la sua giovane età: “Se è vero che è un ragazzino di 18 o 19 anni, penso che sia convinto di avere un talento sufficiente per farlo vincere sempre. Per questo motivo non sembra molto interessato a quanti soldi vince o perde, probabilmente le sue spese annuali sono molto basse. Dicono anche che abbia trasformato un bankroll di 2.000$ in un milione di dollari nel giro di poco tempo…”

L’opinione del finlandese su “Isildur1” giocatore era invece già molto precisa: “È un giocatore molto interessante, sicuramente molto pericoloso. È difficile da spiegare… Lui prende il gioco in una maniera completamente differente, mi ricorda molto Tom Dwan. Ti chiede di giocare su 4 tavoli, vuole giocare sempre molto deep ed è costantemente aggressivo. Ti costringe sempre a prendere decisioni molto grandi per lo stack“.

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Quest’ultimo aspetto è ciò che ritorna con maggior frequenza nell’analisi di Antonius, che dipinge Blom come un giocatore che mette costantemente sotto pressione l’avversario e non gli permette mai di giocare in serenità. Per questo motivo, Patrik, nel 2009, si augurava addirittura che “Isildur1” scendesse di livello: “Se volesse scendere al 200$/400$ sarebbe molto meglio. È difficile giocare al 500$/1000$ sapendo che ogni secondo ti costringerà a prendere decisioni da centinaia di migliaia di dollari. Mi mette un’enorme pressione perché gioca come un pazzo”.

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L’aggressività talvolta smodata di Blom è diventata negli anni il suo marchio di fabbrica. Ciononostante, come ha ribadito recentemente anche Ben Tollerene, Viktor non fa giocate a caso. A dirlo per primo fu proprio Antonius: “Dal primo giorno che l’ho trovato ai tavoli ha aggiustato moltissimo il suo gioco. È un giocatore molto talentuoso, tutto ciò che fa ha una logica. Anche le tante volte in cui spara tre puntate senza avere un punto ha comunque dei blocker in mano. Solitamente ha sempre un’idea del perché sta bluffando”.

L’impatto di “Isildur1” sugli High Stakes Online fu talmente grande che spinse Antonius a iniziare uno studio post sessione che fino a quel momento non aveva mai fatto con nessuno: “Dopo aver giocato contro Isildur1 ho deciso di fare hand review. Non lo avevo mai fatto, neanche con “durrrr”, perché ho una ottima memoria. Ma con lui è impossibile giocare se non riguardi tutte le mani“.

Gordon chiese infine a Patrik quali fossero i punti deboli di “Isildur1”. Pur non avendoci giocato molto, Antonius rispose diede una risposta molto azzeccata: “Se devo cercare una sua debolezza, c’è da dire che quando perde più di un milione diventa esageratamente aggressivo. Gli capita spesso di fare bluff stupidi in quei casi. Il suo problema, poi, è che non sembra avere abilità particolari nella gestione del bankroll e nella selezione degli avversari. Questo è importante, perché per le partite che vuole giocare lui non basterebbe un bankroll da 300 milioni di dollari”.

Incredibilmente aggressivo, senza paura ed estremamente talentuoso, ma al tempo stesso incapace di gestire i suoi limiti e il suo ego. Il ritratto che Patrick Antonius fece di Viktor Blom nel 2009 risulta incredibilmente attuale. Per un beffardo scherzo del destino, qualche tempo dopo questa intervista, proprio loro due avrebbero giocato il più grande piatto cash game nella storia del poker online.

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