Poker onlineUna notizia scioccante ha scosso il mondo del poker pochi minuti fa: il noto giornalista Mario Adinolfi ha dichiarato pubblicamente di essere Actaru5, misterioso membro del team pro di Pokerstars.it. Adinolfi, che negli ultimi mesi è stato al centro di feroci polemiche per la sua ferma opposizione nei confronti delle unioni civili, ha voluto rivelarsi al mondo nell’ottica di fornire una trasparenza assoluta al suo elettorato in seguito alla candidatura a sindaco di Roma.
“Per quasi dieci anni ho giocato a poker online in maniera anonima”, ha esordito il direttore del quotidiano La Croce. “Questa scelta è stata sofferta ma necessaria: chi mi conosce sa che non amo stare sotto la luce dei riflettori e non volevo attirare ulteriore attenzione sulla mia persona. Sono stati anni intensi, straordinari per certi versi, nei quali ho potuto aiutare tanti giocatori alle prime armi, grazie ai quali sono cresciuto come uomo e come giocatore. Ora, però, è arrivato il momento di dire basta“.
Adinolfi ha confermato che per concentrarsi completamente sulla sua carriera politica abbandonerà il team pro di Pokerstars e soprattutto il poker online, che nel corso degli anni gli ha dato grandi soddisfazioni: “Grindare 12x i midstakes cash game era il mio pane. Non ho mai amato il gioco dal vivo, a cui mi presentavo solo per allontanare i sospetti su Actaru5. Per questo motivo quando mi sedevo ai vari main event WPT ed EPT oppure quando mi recavo alle WSOP adottavo uno stile fantasioso e alternativo, sicuramente EV-. Non sono un donk, era parte della recita. Il poker dal vivo è una lotteria, non raggiungiamo mai il lungo periodo e siamo in balia della varianza. Io sono un giocatore online, credo fortemente nella Game Theory Optimal (GTO)“.
Ora, però, è tutto finito: la sua carriera nel poker è ufficialmente conclusa. “Rivelare di essere Actaru5 non è stato per niente facile”, racconta. “Il poker è un gioco meraviglioso, ma va contro ad alcuni precetti cristiani fondamentali, uno su tutti “non nominare il nome di Dio invano“. Purtroppo mi è successo più volte di peccare in sessione, soprattutto quando mi trovavo in late stage con un random che limp/calla dallo small blind, ovviamente pesca le sue e mi costringe a metterle da committato con flush draw+gutshot in un pot da 2x average con first prize che sposta l’intera annata. In quelle situazioni ho nominato il nome di Dio invano, più e più volte. Questo è un peccato gravissimo. La situazione era diventata intollerabile”.
Adinolfi ha anche spiegato come fosse possibile che nelle foto commerciali di Pokerstars con il volto celato, Actaru5 apparisse come un ragazzo piuttosto magro, niente a che vedere con la sua reale stazza: “Nel 2010 abbiamo siglato un accordo con Gianni Salvatore, detto Giannino Kart. Abbiamo fatto un set fotografico di presentazione con il casco in testa, tutto per non alimentare i dubbi che mi volevano dietro al nickname Actaru5. Immagino che oggi finisca anche la fase più importante della carriera di Giannino, che ringrazio e saluto”.
In chiusura, Marione si è voluto congedare dagli avversari con cui ha battagliato per anni nelle sue molteplici rincorse allo status di Supernova Elite: “In fondo mi mancheranno tutti, soprattutto perché c’è ancora tanta gente a quei tavoli che non ha la minima idea di come funzioni il giochino. Su di loro avevo un edge importante, per regtard come Nicola “Quattroganci” Valentini sarà una festa d’ora in avanti”.
P.S.: Per i pochi che ancora non l’avessero capito, questo articolo è un pesce d’aprile
