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“Vinco anche io, no tu no!” La storia di un maledetto Gratta e vinci da €5 milioni e di un’amicizia rovinata

Nella periferia romana, dove il destino evidentemente si diverte a giocare a dadi con la vita degli uomini, due camionisti si trovavano ogni sabato a sfidare la sorte. Pierluigi, venuto dall'Abruzzo con la speranza nel cuore e Massimo, figlio della Romanina.Quella che vi stiamo per raccontare è una storia molto simile a quella successa a Verona con tre amici che hanno litigato ed uno è fuggito con il tagliando vincente..

Si erano conosciuti nel 2020, e da allora, ogni fine settimana, al calar del sole, si davano appuntamento in un bar, teatro dei loro sogni e delle loro delusioni, per condividere l'abitudine di tentare la fortuna con i Gratta e Vinci.

Puntuali ogni sabato grattavano sognando di svoltare. Gratta, gratta e gratta e il destino ha deciso un giorno – burlone - di sorridere all'apparenza ai due compagni. Hanno vinto cinque milioni di euro, una cifra che avrebbe potuto cambiare la loro esistenza, in realtà l'ha fatto ma in peggio.

Massimo, in possesso del biglietto vincente, ha inviato a Pierluigi una foto accompagnata dalle parole "Abbiamo svoltato". Ma ahimè, il denaro, quel demone che incanta e divide, si è insinuato tra loro.

La gioia iniziale, testimoniata da quel messaggio entusiasta e una foto del biglietto vincente inviati da Massimo a Pierluigi, si è presto trasformata in amarezza. Pierluigi non ha mai visto la sua parte della vincita.

La loro storia inizia nel 2020, quando i due camionisti, al termine dei loro viaggi settimanali, iniziano a incontrarsi regolarmente nel bar presso La Romanina.

Un sabato, dopo aver consegnato i soliti cinquanta euro a Massimo per l'acquisto dei biglietti, Pierluigi subisce un incidente in moto, mancando l'appuntamento successivo. Nonostante ciò, Massimo procede all'acquisto e alla scoperta del biglietto fortunato, comunica a Pierluigi la lieta novità. Tuttavia, Pierluigi afferma di non aver mai ricevuto la sua quota della vincita.

Il racconto si complica quando Massimo, utilizzando parte dei fondi vinti, apre un'officina e offre a Pierluigi un lavoro come meccanico. Quest'ultimo, privo di prove della sua partecipazione all'acquisto del biglietto vincente, accetta l'offerta vedendola come un gesto di buona volontà. Ma la situazione precipita quando l'officina viene venduta e Pierluigi si ritrova senza lavoro e senza essere stato compensato per la vincita.

Rimasto senza risorse, Pierluigi decide di rivolgersi ai carabinieri di Castel di Sangro - secondo Il Messaggero -, presentando una denuncia contro l'amico un tempo fidato.

La vicenda tra i due amici, uniti dalla speranza e poi divisi da una fortuna inaspettata, si trasforma in un amaro contenzioso, mettendo in luce le complesse dinamiche che possono scaturire dalla condivisione di un sogno d'oro.

Questa storia è un triste esempio di come il denaro possa inquinare i rapporti più puri, trasformando amici in avversari. E mentre la gente continua a grattare ignara e indifferente, due uomini hanno perso molto più di quanto il destino avesse apparentemente deciso di regalare loro. Nel gioco della vita, a volte, anche quando si vince, si finisce per perdere tutto.

Ricordatevi di giocare sempre in modo responsabile e di consultare le probabilità di vincita di ogni Gratta e Vinci che potete trovare sul sito dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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