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Andrea Carini: “liquidità condivisa occasione per tutti, regular e ricreativi”

Liquidità condivisa, quanto ti voglio! Dopo (tra gli altri) Gabriele Lepore, Giada Fang e Rocco Palumbo a parlare oggi della necessità di allargare i confini del poker online italiano è Andrea Carini.

Dai suoi esordi come ‘heads-uppista’ 12 anni fa, il player piacentino ha vissuto tutte le epoche del poker online italiano, dall’era pre cash al calo odierno.

Quando parla dei benefici della condivisa per i giocatori italiani, Andrea lo fa dunque con cognizione di causa.

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Sbaglio o negli ultimi tempi stai giocando un po’ meno del solito? Ti stai dedicando di più a qualche altra specialità o hai diminuito la massa?

“Faccio comunque abbastanza massa anche oggi, ma rispetto a quando giocavo soprattutto Heads-Up e Cash Omaha, bisogna ragionare più sul profit che sul volume di gioco. Ai tempi era conveniente raggiungere un certo quantitativo di giocato perchè c’era una rake sensata, quindi più giocavi più ti tornava in termini di rakeback. Oggi giocando mtt preferisco fare quelle 3-4 serate a settimana, magari anche 5, comunque arrivo sempre a 7-8 mila torni l’anno, a volte anche a 10.000. Quindi non si può dire che io stia giocando poco ma che mi sto dedicando solo agli mtt, perchè oggi su punto it è un po’ l’unica cosa che conviene fare anche se i garantiti sono bassi”.

La tua situazione lavorativa in che misura ha risentito della diminuzione del traffico punto it?

“Come ho già spiegato, se un tempo aveva senso giocare tanto per puntare alla rakeback oggi bisogna giocare per profit e il cambiamento nel rapporto occasionali/regular, coi primi che sono diminuiti e i secondi aumentati, mi ha fatto spostare su categorie di gioco con più casuali. Nei tornei la massa che si può fare è limitata perchè c’è solo un dato orario e dati giorni: il venerdì e il sabato, per esempio, c’è una diminuzione del rapporto pro/occasionali ma i garantiti sono proprio bassi nonostante si possano avere dei ROI maggiori”.

Hai vissuto l’intera storia o quasi del poker online italiano: quanto credi si sia abbassato il guadagno atteso per un grinder rispetto ai fasti del passato?

“Sono circa 11 -12 anni che faccio questo di lavoro, se per periodo d’oro intendiamo l’era pre cash game, adesso il valore atteso sarà di circa un quinto rispetto a quel periodo. Se vediamo il primo anno di cash game sul .it, probabilmente il valore atteso è ancora più basso, perchè credo che al tempo i top 10 in Italia della specialità superassero agevolmente i 300.000€ l’anno compresa la rakeback. 

Oggi l’EV di un regular mtt su punto it è di 30-40.000€ l’anno, chiaramente se l’annata va bene si possono superare i 50.000€ ma stiamo parlando comunque di cifre molto più risicate rispetto a un tempo. Poi certo, con 30.000€-40.000€ annui non ci si può lamentare rispetto a un qualsiasi lavoro ed è questa la ragione per cui continuo a fare quello che sto facendo, ma la situazione non è più paragonabile a quella di una volta”.

SCOOP Andrea Carini
Andrea Carini

Secondo te la liquidità condivisa basterebbe a ridare vigore al mercato italiano del poker online, o servirebbe anche altro? Quali sarebbero a tuo avviso gli effetti della condivisa sul poker online punto it?

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“Se dovesse arrivare la condivisa sicuramente ci sarebbe un boom iniziale che attirerebbe tanta gente nuova. Aumenterebbero i casual player e di conseguenza aumenterebbe il roi di noi regular con i benefici del caso soprattutto nel mercato dei tornei, che è la modalità che attira di più l’occasionale. Ma sicuramente ci sarebbero benefici anche per quanto riguarda il cash game perchè chi vince qualcosa in un torneo potrebbe andare a fare la partitina a perdere ai tavoli cash. Questo nel periodo iniziale, poi sicuramente sarebbe da vedere la tenuta sul lungo periodo, però l’habitat sarebbe comunque molto più ampio e più sostenibile del punto it odierno, che va molto a periodi a seconda delle promo che ci sono sul momento e comunque ha una percentuale altissima di regular”.

Se l’Italia dovesse entrare nella condivisa su che specialità ti concentreresti? A tuo avviso il field condiviso italo-franco-spagnolo-portoghese come sarebbe, e in cosa soprattutto sarebbe diverso dal field italiano attuale?

“Sicuramente anche sulla condivisa continuerei il discorso mtt per le motivazioni appena dette, poi probabilmente mi adatterei all’evolversi della situazione. Chiaramente per giocare cash game bisogna essere preparati e io sono anni che non lo faccio, heads-up invece potrei rispolverarlo più tranquillamente. In ogni caso l’adattamento sarebbe la prima cosa. Per quanto riguarda il gioco giocato credo che i francesi siano più aggressivi degli italiani, anche il casual player francese se sceglie di giocare invece di prendere la linea passiva prende quella aggressiva, quindi i range si dovrebbero allargare e anche gli italiani si dovrebbero far venire più voglia di giocarsi tutte le chips rispetto a quanto non succeda oggi su punto it dove la linea più in voga è sicuramente quella weak“.

Quali sarebbero i principali effetti della condivisa lato grinder e lato occasionali?

“Lato grinder ci sarebbe un aumento del roi, poi uno dovrebbe essere bravo a sfruttare il singolo momento del boom e giocare tantissimo all’inizio proprio per massimizzare. Lato casual player ci sarebbe più divertimento visto che oggi un casual player italiano che gioca per un primo posto di 2.000€-3.000€ si troverebbe a giocare regolarmente tornei con una prima moneta di 10.000€-20.000€ e queste cifre aumenterebbero sensibilmente per i domenicali e gli eventi principali. L’allargamento sarebbe sicuramente positivo per entrambe le categorie di giocatori”.

A tuo avviso per quali motivi un giocatore italiano dovrebbe firmare la petizione in favore della liquidità condivisa?

“Anzitutto per il motivo che ho appena detto, ovvero per sognare il colpo grosso che possa anche cambiargli la vita visto che oggi come oggi in Italia difficilmente possiamo giocare un torneo che raggiunge una prima moneta di 100.000€. Poi è vero che in late stage ci sarebbero regular più preparati e quindi sarebbe tutto un filo più difficile. Però ci si adatterà, anche il casual insieme al regular che dovrebbe diventare più bravo. Inoltre la condivisa porterebbe più motivazione a far bene, studiare e crescere da un punto di vista strettamente pokeristico. Dal mio punto di vista personale ti posso dire che l’Andrea Carini di un tempo aveva tanta motivazione e tanta voglia di migliorarsi per raggiungere grossi risultati; l’Andrea Carini di oggi invece ha le ali un po’ tarpate, fa il suo perchè chiaramente è un lavoro appreso negli anni che ancora rende bene, ma con pochi sogni perchè sa che il bacino è quello e l’alternativa è trasferirsi all’estero.

 

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