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La vittoria del poker “operaio”: intervista con David ‘grels85’ Grillo, vincitore del Sunday Special

David 'grels85' GrilloQuanti di voi, quando vincono una bella cifra a poker online, pensano anche per un attimo di essere fenomeni? E quanti players, a fronte di una grossa vincita, stilano frettolosi programmi di “cambio vita”, con il poker eletto improvvisamente a nuova professione e giù sogni di gloria? Raccontiamo oggi la storia “straordinariamente normale” di un ragazzo che ha vinto 50.000€ nel torneo di poker online che rappresenta il sogno di migliaia di players, e nonostante ciò non fa voli pindarici, non si monta la testa, non si considera il fenomeno che non è. Parliamo di un rarissimo esemplare di una specie in via d’estinzione?

No, parliamo solo di David “grels85” Grillo da Acquasparta (Terni), professione operaio, vincitore dell’ultimo Sunday Special di PokerStars.it. E non pensiate che stiamo parlando di uno che cerca disperatamente una vincita gettandosi a rotta di collo in tornei che non potrebbe permettersi eccetera. Queste immagini le lasciamo al vacuo scandalismo di molti media generalisti. David non è niente di tutto questo, ma un ragazzo coscenzioso che coltiva con passione e moderazione un hobby, e che qualche giorno fa è stato premiato con un fantastico rush da 50mila euro!

Lo abbiamo incontrato, per sapere di più sulla sua vita, su cosa cambia adesso, e soprattutto SE cambia.

Assopoker: Ciao David, innanzitutto mille, anzi 50mila congratulazioni!
David: Grazie, ancora stento a credere a quento mi è successo.

AP: Vogliamo partire dall’inizio? Chi è David Grillo? cosa fa nella vita?
D: ho 25 anni e sono di Acquasparta, un paese di 5000 abitanti in provincia di Terni. Lavoro a Todi come operaio, presso una fabbrica che si occupa di schede elettroniche.

AP: Quanto guadagni al mese? e se non ti va di dirlo, a quanti anni di stipendio corrisponde circa questa vittoria nel Sunday Special?
D: non ho problemi a dirlo: guadagno meno di 1000€ al mese, e questa vincita rappresenta circa 5 anni del mio stipendio.

Il grafico di sharkscope di 'grels85' prima della vittoria nel Sunday SpecialAP: E con il poker? quando hai iniziato?
D: Gioco a texas hold’em da meno di 2 anni. Iniziato per scherzo con alcuni amici live, poi a partire dai primi di giugno 2009 ho iniziato a giocare anche online.

AP: Cosa giochi in genere? Il Sunday te lo sei pagato di tasca tua?
D: Ho iniziato con tornei e sit da 1-2€, poi sono passato ai 5€ e saltuariamente ai 10€. Pagato di tasca? assolutamente no, questo è l’11° Sunday che gioco, sempre qualificato via satellite con pochi euro o fpp. Prima di oggi ero andato una volta a premio, ma nulla di importante.
Qualche mese fa è arrivata una piccola svolta, con la vittoria di un torneo da 10€ che mi ha fruttato 600€. Quello mi ha dato molta fiducia, e qualche tempo dopo è arrivato anche un final table al Sunday Challenge, finito con uno scoppio…

AP: Scoppi che sembra tu non abbia conosciuto in questo Sunday Special, per fortuna. Raccontaci in sintesi il tuo torneo.
D: Mah, ovviamente ammetto di aver visto molte buone carte, ma questo fa parte del gioco e credo di essermi giocato le mie chance abbastanza bene. Sono arrivato al day 2 da secondo in chips, ho subito settato una coppia di 7 giungendo primo e da lì non ho mollato praticamente mai più la testa del chipcount. Ho visto tanti AA e KK, mai scoppiati: partivo e arrivavo in vantaggio!

la mano finale del Sunday Special di grels85

AP: A proposito di AA…Sul forum c’è stata qualche polemica su un tuo “presunto” slowroll. Cosa dici a riguardo?
D: Come ho già spiegato sul forum non era assolutamente mia intenzione “slowrollare”. Solo che si trattava di un monster pot che mi trovavo a giocare da chipleader contro il secondo chipleader. Ho preso qualche secondo non per scarso rispetto nei confronti del mio avversario (Alessandro “LuCkyTHeDoGG” Speranza, ndr), ma perchè per me era una situazione inusuale. Immaginate per un ragazzo che ha la possibilità di vincere 50mila euro…ho dovuto fare un bel respiro anche se ovviamente avevo già deciso di fare call. Gli chiedo comunque nuovamente scusa se è rimasto male ma ribadisco la mia assoluta mancanza di malizia.

AP: E ora? cosa farai? giocherai qualche live importante? farai level up online?
D: Ma no, con il mio lavoro non mi posso permettere di prendere i giorni di ferie che servirebbero per giocare uno di questi grandi tornei. Level up? diciamo che ora forse giocherò con più continuità i 10€, ma non mi butterò certo a regalare soldi ai livelli più alti. Salgo solo se sento di battere il livello a cui gioco.

AP: Qualche sfizio te lo toglierai però…
Certo, magari un viaggio, qualche regalo eccetera. Ma ripeto, è una cifra che mi permette un pò di tranquillità ma non mi illude certo che la mia vita sia cambiata radicalmente. In ogni caso voglio un pò staccare dal poker per qualche tempo, anche per godermi in pieno questo momento.

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AP: Beh, ti fa onore. Non sai quanti si montano la testa per molto meno…Torniamo al poker: visti gli orari di lavoro, quando giochi?
D: Gioco prettamente dopo cena, aumentando le ore al sabato e soprattutto alla domenica, giorno consacrato ai tornei.

AP: E la vita sociale? ne risente?
D: Un pò sì, ma non più di tanto. E poi gli amici non mi mancano certo.

I grandi festeggiamenti di David (al centro mentre beve dalla bottiglia) con gli amici

AP: Parlando di amici, toglimi una curiosità: ho visto la foto di quando festeggiate la tua vittoria…ma quanti eravate quella sera?
D: Noo, a giocare il torneo non ho voluto nessuno, era troppo importante tenere la concentrazione per me. In quella foto siamo in un pub, dove ci siamo subito precipitati per festeggiare adeguatamente…

AP: Ma in definitiva, cos’è il poker per te?
D: Una grande passione che rimarrà in ogni caso un hobby, magari un hobby che mi porterà qualche bel guadagno extra, ma nulla di più.

AP: Grazie per la chiacchierata David. Ti auguro di cuore altri grandi successi nella vita, e so di farlo a nome di tutta la community di Assopoker!
D: Grazie a te. Un saluto a tutto il forum che ho scoperto grazie ad amici e che sicuramente inizierò a frequentare più spesso!

Quando il poker racconta storie come questa, chi scrive è realmente orgoglioso di fare parte di questo mondo. Non è retorica, è vita vera che ogni tanto prende lezioni dal poker e dal giusto mindset con il quale ci si deve approcciare al gioco. In questo senso – e siatene pure certi – sapere accettare ed arginare la varianza è un qualcosa che, se sappiamo guardare al di là del nostro naso, non ci tornerà utile solo per non “tiltare” a causa di uno scoppio al river…

Domenico “Stee Catsy” Gioffrè

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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