Si avvicina in Ucraina la completa regolamentazione del gioco d’azzardo a seguito di un trittico di proposte fiscali che sembrerebbero portare ad una fumata bianca.
Una regolamentazione attesa 10 anni
Sembrava molto lontana la completa regolamentazione del gioco d’azzardo in Ucraina dopo tutta una serie di difficoltà che ne hanno minato il cammino negli ultimi 12 mesi, ma tre proposte di natura fiscale potrebbero finalmente dare il via al procedimento decisivo per la legalizzazione totale del settore.
Le tre proposte arrivano da tre diverse fonti, ma hanno tutte i crismi del completo adattamento alla proposta di regolamentazione del gioco presentata lo scorso ottobre.
La Commissione Ucraina per le Finanze, le Tasse e le Politiche Doganali, sta proprio in questi giorni prendendo in esame le linee guida stabilite per ciascuna proposta.
Le tre proposte
Delle tre documentazioni presentate, la numero 2713 è quella che prevederebbe il prelievo più elevato.
Creata da Oleg Marusyak e Marian Zablotskyi, il disegno di legge propone un’aliquota del 25% da applicare a tutte le forme di gioco d’azzardo, lotterie comprese.
Oleksander Dubinsky è sulla stessa linea dei suoi colleghi, la percentuale di riferimento è la stessa, 25%, applicabile alle società di gioco online e offline, le lotterie e sulle entrate lode del gioco (GGR).
Più specifica è invece la proposta presentata da Dmytro Natalukha, suddivisa in tre categorie diverse:
- La “Sportsbook tax”: 7,5% sul GGR
- La tassa sui giochi online: 12,% sul GGR
- La tassa sulle lotterie terrestri: 22% sul GGR
Sulla scia di alcuni paesi europei come Spagna e Portogallo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto sapere che la regolamentazione del settore è un tarlo fisso sul quale è necessario ragionarein termini di gettito fiscale per la ridistribuzione delle imposte a favore di altri settori dell’economia ucraina.
La confusione degli ultimi anni
Il governo aveva vietato il gioco d’azzardo nel 2009, ma durante questi 10 anni le leggi non sono state sempre fatte osservare con rigore e l’Ucraina vuole fare un po’ di chiarezza.
La confusione ha sempre regnato negli ultimi anni, tanto che lo stesso poker, classificato come sport dallo stesso governo ucraino, non sempre ha mantenuto tale status.
Tutto questo portò a situazioni addirittura comiche, visto che la mancata regolamentazione portò a ritenere legali i tornei dal vivo e illegale il cash game. Una situazione simile a quella italiana, nella quale, in ogni caso, esiste ancora un vuoto normativo forse ancora più incomprensibile.
Nonostante questo, parecchie sale terrestri hanno ricevuto dalle forze dell’ordine ucraine, l’obbligo di non esercitare pur senza proporre cash game.
Con la nuova regolamentazione tutto questo caos dovrebbe scomparire. Staremo a vedere.