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Barry vs Sammy, A-A vs K-K: spettacolare ultima mano ad High Stakes Poker

Talvolta capita di vedere giocate piuttosto al limite nel corso dell’ultima mano prima della pausa cena oppure dello stop definitivo di una partita di cash game. Nel corso di una stagione di High Stakes Poker di qualche anno fa, successe proprio qualcosa del genere, anche se in quel caso non fu merito di un giocatore che voleva avere l’ultima parola a tutti i costi ma di una semplice quanto crudele combinazione di carte.

Barry Greenstein apre l’ultima mano della sessione quando da early position spilla due Assi e decide di rilanciare fino a 2.500$. Tutti foldano fino a Sammy Farha che a sua volta nasconde una monster hand come K-K. Il runner-up del Main Event 2003 sceglie di 3-bettare fino a 12.500$, lanciando un segnale molto forte sul valore della sua mano.

La parola torna a Greenstein, che senza pensarci più di un paio di secondi 4-betta a 50.000$. In questo caso l’action è ancora più forte perché il professionista di New York sta sostanzialmente facendo capire che le possibilità di assistere a un suo fold di fronte a un eventuale push dell’avversario sono molto ridotte.

farha

Questa mossa fa impazzire Farha, che chiede: “Questa è l’ultima mano… Siete seri? Proprio l’ultima mano? Chi ha mischiato le carte?” Il giocatore di origini libanesi chiede a Barry quanto abbia dietro e dopo aver scoperto che sta rischiando complessivamente 180.000$ inizia a pensare sul da farsi. Il nervosismo si mischia all’incredulità sull’espressione di Sammy, che con una coppia di Re in mano non si sente per nulla sicuro.

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Può sembrare assurdo anche solo pensarci e proprio per questo motivo il commentatore Gabe Kaplan spiega come stanno le cose: “I grandi giocatori di poker possono contare sulle dita di una mano le volte in cui sono riusciti a scamparla con K-K contro A-A. L’aspetto che complica tutto in questo caso è che Sammy ha 180.000$ a rischio. Ha investito solo 12.500$ nel piatto e potrebbe alzarsi nettamente in profitto facendo il miglior fold possibile nel No-Limit Hold’em”.

Oltre a questo discorso c’è da considerare che una 4-bet da parte di Greenstein è veramente molto rara, specialmente nell’ultima mano di una sessione high stakes di quasi dieci anni fa. Il range di Barry è strettissimo e probabilmente include solo A-A, K-K e Q-Q.

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“Mi farebbe male allo stomaco foldare”, commenta laconico Farha prima di mettersi a contare lo stack. Come fa notare Kaplan, la decisione di Sammy non riguarda il semplice raise da 50.000$ di Greenstein ma un piatto finale da quasi 400.000$: è chiaro a tutti che Barry non possa avere un range di 4-bet/fold in questo contesto.

Alla fine Farha decide di andare all-in e subito dopo c’è il call di Barry. I due dichiarano le rispettive mani e Sammy chiede all’avversario se è d’accordo a girare due volte il board, anche se conosce già la risposta: Greenstein è noto nel mondo degli High Stakes per giocarsi tutti i colpi su un singolo board. C’è il secco “no” e dopo il count si può girare il flop.

In mezzo ci sono 361.800$ e subito arriva una bella sorpresa per Farha, che vede un k spuntare sul panno verde. Sammy si illumina, sorride e chiede all’avversario se vuole girare due volte turn e river. Barry, con grande signorilità, declina nuovamente, nonostante sia in nettissimo svantaggio. Non ci sono scoppi sulle ultime due strade e Farha incassa il piattone grazie a questa folle ultima mano della serata.

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