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Christian Scalzi

Christian Scalzi e la sua nuova svolta professionale al Casinò di Sanremo: “mi appassiona il mio nuovo ruolo”

Abbiamo contattato Christian Scalzi, che ha intrapreso l’ennesima svolta professionale che questa volta lo avvicina ad uno dei Casinò, quello di Sanremo, in cui ha avuto già modo di dimostrare le sue capacità.

Ecco l’intervista ad uno dei più brillanti Tournament Director che abbiamo in Italia.

Ciao Christian e ben tornato sulle frequenze di Assopoker.

Abbiamo saputo che sono ormai maturi i tempi per una tua definitiva collocazione all’interno dello staff del Casinò di Sanremo. Come siete arrivati a questo accordo? Ti sei stancato di viaggiare?

Ciao Andrea, innanzitutto mi fa molto piacere risentirti dopo un po’ di tempo.

Dopo aver passato le selezioni per un concorso è dal 1° dicembre che sono stato assunto a tempo indeterminato dal Casinó di Sanremo. Diciamo che dopo più di 20 anni in giro per il mondo sentivo il bisogno di rientrare alla base, nella Sanremo a cui sono tanto affezionato.

Christian Scalzi: nuovo percorso professionale

A proposito di questo, questo nuovo percorso della tua carriera professionale, ti porterà lontano dai tour più importanti del poker internazionale?

Diciamo che il mondo del poker mi ha fatto vivere emozioni davvero importanti, quando mi “rivedo”, dal 2006 quando ci incontrammo nei primi tornei proprio qui a Sanremo in tutti gli eventi e Festival del poker dove ho avuto il piacere di operare devo dire che è stato davvero un percorso importante.

Christian Scalzi

Quali sono gli obiettivi che Sanremo si pone acquisendo le capacità di un TD della tua esperienza?

A dire il vero adesso ho un ruolo diverso, nel mondo del gioco lavorato del gaming (da dove provengo originariamente) e mi appassiona davvero tanto.

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A breve ci sarà anche una tappa WPT a Sanremo. Immagino sarai presente, alla luce dei tuoi 7 anni da TD WPT Europe

Sono sempre molto legato al brand WPT con il quale ho avuto il piacere di svolgere i ruoli di TD e consulente, la mia amicizia con Matt Savage mi permette di essere ancora in contatto con il board del TDA e sono davvero felice di ritrovarlo nella prossima tappa Matuziana organizzata dal 31 maggio al 10 giugno.

La preparazione dovuta all’esperienza

Da TD, come ci si presenta a un appuntamento così importante? Vi è una preparazione particolare rispetto a un torneo “resident” di un casinò qualsiasi?

Chiaramente un TD presente in paesi diversi ha l’obbligo/piacere di cimentarsi con consuetudini diverse che, personalmente mi hanno arricchito da un punto di vista professionale. Viaggiando dal Sud America al Sudafrica passando per il Nord Europa e l’Australia mi ha permesso di scoprire un sacco di novità ed eventualmente portarle in Europa

Nella tua carriera di Tournament Director, sei sempre rimasto sulla cresta dell’onda. A cosa devi questo tipo di longevità professionale, a parte le capacità lavorative che tutti ti riconoscono nel nostro mondo?

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Devo ammettere che restare per più di 15 anni nei circuiti più prestigiosi, iniziai con PokerStars per poi passare al WPT ed infine Partypoker, mi ha permesso di calcare i Festival più prestigiosi e ne vado molto fiero.

Ricordo quando nelle interview per il posto da TD WPT in Europa mi dissero a posteriori che la mia conoscenza di 5 lingue mi permise di essere scelto (il WPT stava per entrare in Europa soprattutto con diverse tappe National), a questo devo molto, poi logicamente la mia passione per le varie situazioni e la curiosità nel migliorare hanno sicuramente influenzato.

E il rapporto coi tuoi colleghi? Immagino che come ogni altro settore professionale, ci sia un pizzico di competitività. E’ così oppure per te è stato tutto rose e fiori?

Ho avuto diversi colleghi nel corso della mia carriera, il primo evento in qualità di floor nel circuito Ept mi permise di lavorare da vicino con Thomas Kremser ed il suo staff dirigenziale nel lontano Final di Madrid. Passando poi nel mondo WPT il mio mentore Matt Savage mi ha fatto capire a 360 gradi cosa volesse dire fare il Tournament Director anche e soprattutto nei Festival così importanti oltre oceano, Matt rimane la persona che mi ha spronato a crescere di più in questo mondo ed al quale devo oggettivamente molto. Dei miei colleghi italiani il professionista che ho più apprezzato Ê sicuramente Elio Capuccio (che ricorderai sicuramente negli eventi Pokerstars in Italia) e che adesso è un TD affermatissimo in Spagna ed Europa in generale, Elio è una persona speciale ed un amico vero.

Ti abbiamo conosciuto anche nelle vesti di giocatore online. Ma se dovessi scomporre l’attività di giocatore con quella di TD con due percentuali, quali assegneresti all’una e all’altra in base alla tua preferenza?

La mia esperienza online combacia con il periodo più difficile che abbiamo vissuto ovvero il famigerato Covid, Partypoker mi chiese di creare un evento denominato “Partyconchristian” e devo dire che fu stimolante ed al tempo stesso parecchi giocatori italiani mostrarono interesse e il torneo proposto quasi mensilmente fece ottimi numeri. Resto dell’idea che le mie skill live siano decisamente migliori della mia attività online ma devo dire che mi piacque molto questo tipo di concept che mi permise di esserne più ferrato.

Tu hai diretto decine di tour e centinaia di tornei. Ce ne sono alcuni a cui sei legato maggiormente?

Sono legato affettivamente a diversi tornei che mi hanno visto protagonista anche nel work in progress, mi riferisco soprattutto a Festival fuori dall’ordinario come ad esempio il Kenya Poker Tour dove vidi l’inizio in quel paese del poker (Malindi e Mombasa), il primo WPT Caribbean a Sint Maarten, i primi record di affluenza in Italia come per esempio il WPT National Sanremo, la prima tappa molto sentita e attesa come il WPT Amsterdam, l’Alpha8 al Palm Beach di Londra e come dimenticare il WSOP Circuit nella splendida cornice del Copacabana Palace a Rio de Janeiro…

Grazie Andrea, mi hai fatto rivivere momenti indimenticabili dove ho incontrato tantissime persone legate al nostro mondo, con molte delle quali sono ancora in contatto.
Qualora fosse possibile ti chiedo se potessi ringraziare anche la scuola di formazione JCA di Roma dei fratelli Iozza per la preziosa collaborazione nei diversi anni, una scuola che suggerisco a tutti coloro volessero intraprendere questo lavoro così stimolante
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i giocatori ed addetti ai lavori che ho conosciuto ed incrociato in tutti questi anni e spero di rivederli a Sanremo molto presto

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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