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Doug Polk e Ryan Fee contro Isaac Haxton, sfida a Melbourne

cash-game-circus-2015-1Il torneo High Roller da 25.000 dollari di buy-in dell’Aussie Millions è alle porte, e così scattano le sfide fra alcuni dei giocatori più temuti, professionisti del calibro di Doug Polk, Ryan Fee, Isaac Haxton e Brian Rast: il cosiddetto “crossbook” è cominciato, e ormai non si torna più indietro.

Anzitutto, di cosa si tratta? In sostanza, è una scommessa che si fa tra due giocatori – od anche fra due coppie di giocatori – nella quale ci si impegna a versare all’altro giocatore una percentuale della vincita ottenuta nel torneo a cui entrambi partecipano, naturalmente ottenendo la stessa condizione nei propri confronti.

Non si tratta quindi di una semplice last longer bet, ed una delle differenze principali è che non si sa esattamente quanto si andrà a pagare all’altro in caso di sconfitta, ma al massimo si potrà stimare quanto si potrà perdere al massimo, naturalmente nello sfortunato caso che la controparte vinca il torneo ed intaschi quindi il primo premio.

Roba insomma non per tutti, a maggior ragione in un torneo con buy-in da 25.000 dollari come quello che prenderà il via domani a Melbourne: non a caso, i nomi dei sopracitati e quello di altri interessati a mettere i soldi sul tavolo non sono certo di ignoti passanti.

Spicca in particolare la sfida fra Ryan Fee ed Isaac Haxton: i due hanno scommesso il 25% su se stessi, il che significa che se uno dei due dovesse fare una deep run (evento tutt’altro che improbabile in un field non certo enorme) per l’altro potrebbero essere dolori.

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Ryan Fee

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Non sono mancate neppure le frecciate su Twitter, col pro di PokerStars che ha scritto: “Fissiamo quel 25% di cui avevamo parlato, prima che tu possa ripensarci. Naturalmente puoi contattarmi, se vuoi alzare la posta…”.

La risposta di Ryan Fee ovviamente non si è fatta attendere: “Il 25% è confermato, e LOL al ripensarci. In ogni caso, comunque vada, complimenti per il coraggio di aver scommesso su di te”.

Anche giocatori come David Sands, Dan Smith e Scott Seiver sono della partita, per percentuali variabili. Ovviamente, Doug Polk e Ryan Fee essendo estremamente amici non scommettono fra loro, ma al massimo si propongono come coppia contro altri, coraggiosi sfidanti.

In Australia è insomma tempo di passare dalle parole ai fatti, e quando si tratta di “put your money where your mouth is” non ci si può aspettare che giocatori di questo tipo siano disposti a tirarsi indietro.

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