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“Mi sono scusato e ci siamo abbracciati, non sono cose da me!” Parla Michele Nizzardelli dopo la squalifica dal Main Event EPT.

Un brutto fatto che non rientra nelle sue corde e di cui si è subito pentito anche se è stato ingigantito, tanto che dieci minuti dopo la ‘capocciata’ si è andato a scusare con lo svedese.

Dopo la squalifica dal Main Event EPT Michele Nizzardelli dà la sua versione dei fatti dicendo di essere dispiaciuto “come persona più che come player”, visto anche che per lui il poker è solo un hobby, e quindi un modo come un altro per divertirsi, non per passare momenti di tensione.

L’antefatto

Il commercialista 57enne di Nocera Inferiore dice che, prima del fattaccio, all’EPT Praga il clima si era riscaldato per una mano in cui lo svedese aveva raddoppiato contro di lui in un all-in preflop in cui partiva dominato.

“Non avevo mai conosciuto questo avversario, era seduto subito alla destra del dealer. Dieci minuti prima dell’episodio ci eravamo incrociati in all-in, lui con K9 io con AK, perdo il colpo per un 9 che arriva al turn e non dico una parola”.

Dieci minuti dopo mi sono andato a scusare con lui.

Michele Nizzardelli

La versione di Nizzardelli

Di lì a poco arriva la mano che fa da miccia al fattaccio:

“Io avevo 115k-120k di stack, lui mette il suo in mezzo per 30k-35k, io ho AKs lui coppia di dieci e perde per un asso al flop. Si alza in piedi mentre sto raccogliendo le chips e dice ‘il solito italiano’ in modo dispregiativo”.

Nizzardelli fa finta di nulla e continua a impilare le chips vinte, ma lo svedese va oltre:

“Quando mi passa dietro per andare via dal tavolo mi stringe la testa e mi toglie il cappellino di PokerStars che avevo comprato i giorni scorsi. Mi alzo e gli do un piccolo spintone dicendoglima come ti permetti‘”.

A quel punto seguono momenti convulsi.

“Lui si gira minaccioso e ci mettiamo entrambi in posa da pugile. Mi è partita una piccola testata, a dirla tutta non sono neanche sicuro di averlo colpito ma lui ha accentuato il colpo come se fosse un calciatore in area che si doveva far fischiare un calcio di rigore”.

Il pentimento

Nonostante “il cinema” dello svedese il 57enne dice di essersi pentito subito:

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“Una cosa così non l’ho mai fatta in tutta la vita, non mi appartiene proprio. Evidentemente è stato il risvolto negativo di tutta la tensione per le battute di fine day di un torneo come questo. É venuto il tournament director dicendomi che ero squalificato, ma più che come pokerista ora sono addolorato come persona”.

Le scuse e l’abbraccio finale

Nizzardelli è poi andato a scusarsi con Ghattas Kortas. Lo svedese ha accettato le sue scuse:

“Dopo dieci minuti sono andato da lui per chiedergli scusa e lui ha accettato. Ci siamo abbracciati, evidentemente anche lui aveva capito di aver sbagliato”.

Le conseguenze

A fronte dell’abbraccio finale e delle scuse accettate, tutto lascerebbe credere che lo svedese non presenterà denuncia alle autorità locali sull’accaduto.

Dopo la squalifica dal Main Event EPT, Nizzardelli è ora in attesa di sapere se potrà giocare altri eventi European Poker Tour:

“Adesso sono nella hall dell’albergo, sto aspettando che mi diano qualche informazione in più”

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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