Immaginate che il più titolato giocatore di tornei di poker al mondo, nonché da sempre noto anche per inveire spesso e volentieri contro le cattive giocate dei suoi avversari, si inventi una spewata senza senso, almeno in apparenza. Cosa succederebbe? Quasi sicuramente il finimondo. Ed è proprio quello che sta accadendo in rete, e su Twitter in particolare, dopo una incredibile giocata di Phil Hellmuth. Sì proprio lui, The Poker Brat, ha scoppiato brutalmente il povero Alex Foxen.
Phil Hellmuth va rotto 5 left con Q4o: è la più brutta giocata della sua carriera?
Il fattaccio non è accaduto a un freeroll del Club del Poker ma a un torneo da 25mila dollari di buy-in, precisamente l’event #9 dello US Poker Open in corso all’Aria di Las Vegas. Siamo nel corso del tavolo finale, ovviamente televisivo in quanto lo USPO fa parte del PokerGO Tour e dunque ripreso dalle telecamere del celebre canale americano di streaming pokeristici.
Durante il livello 30.000/60.000 con bb ante 60.000, dopo i fold di Erik Seidel e Sam Soverel, Alex Foxen apre da bottone con 9 9 a 125.000. Foxen è peraltro anche il chipleader con quasi 3,2 milioni. Lo short del torneo Tamon Nakamura folda sullo small blind e Phil Hellmuth si ritrova sul big blind con q 4 e il secondo stack più corto, ovvero 950.000 chips.
Tutto lascerebbe pensare a un fold, o al massimo a un allin nel classico “re-steal”. Invece Phil si inventa una 3-bet a 350mila, lasciandosene dietro circa 540mila, ovvero 9 big blinds. Foxen si prende qualche secondo prima di mettere l’avversario ai resti. I commentatori di PokerGO sono già abbastanza increduli per il fatto che Phil non abbia foldato all’istante, ma non è niente in confronto a ciò che accade circa 2 minuti dopo
can someone explain to us what’s going on here?
IS THIS THE POKER HAND OF THE YEAR? pic.twitter.com/rpkIP3GwgR
— PokerGO (@PokerGO) March 25, 2022
“Yeah, I guess I’d better play to win”, dice Phil nell’atto di mettere tutte le chips in mezzo. E poiché, come è noto, gli dei del poker hanno il senso dello show, ecco che il board q k 7 5 q disegna uno degli scoppi più clamorosi e divertenti (tranne che per il povero Foxen, s’intende) degli ultimi anni.
La tempesta sui social e l’autoironia di Phil
Da questa mano prende il via una rimonta che Hellmuth non porterà a termine solo per merito di Erik Seidel, infine vincitore del torneo per 472.500$ di prima moneta, mentre Hellmuth otterrà un secondo posto da 315mila dollari e Foxen sarà ancora terzo per 220.000$. Curiosamente, Seidel ha sconfitto Hellmuth per la terza volta in 3 occasioni che hanno visto i due scontrarsi nell’heads up finale per la conquista di un torneo. Tuttavia, pure essendo quest’ultima una curiosità statistica molto interessante, l’attenzione generale è catalizzata da quel colpo con Q4 off.
Parte una fitta ridda di commenti e battute, a cui non si sottrae quasi nessuno compreso il nostro Max Pescatori. A Phil Hellmuth, comunque la si pensi su di lui e persino su questa giocata, va comunque riconosciuta una robusta dose di autoironia. Ecco uno dei suoi tweet di commento
Official announcement: after a lot of debate, reflection, and careful study, I have decided to add Q-4 off suit to my list of “Top Ten Hands.” AA, KK, QQ, AK, JJ, 10-10, AQ, 9-9, 8-8 and Q-4: I dropped 7-7. Also, @KevinRobMartin has a chart that reflects the current value of Q-4 pic.twitter.com/ntx4WISKb8
— phil_hellmuth (@phil_hellmuth) March 26, 2022
Cosa non torna nella mano con Q4
Alla fine, calcolatrice alla mano, il call alla 4-bet di Foxen che la metteva allin non era totalmente campato in aria. Le pot odds dicono che Phil Hellmuth aveva bisogno di un’equity del 28,8% per fare un call profittevole. Hellmuth doveva infatti aggiungere 540mila per un pot che sarebbe diventato da 1,87 milioni. Un follower, evidentemente tifoso di Hellmuth, ha provato a giustificare il call ipotizzando il range di 4bet/call di Foxen
Secondo questa ipotesi l’equity di Q4 off suited contro tale range sarebbe del 32,1%, dunque superiore al 28,8 necessario a rendere il call corretto. Il problema è che pensare che Foxen possa avere un range così ampio con 5 giocatori rimasti e contro una 3-bet sostanzialmente committata di Phil Hellmuth. Anzi, anche prendendo questo range per buono si arriverebbe a comprendere quanto sia stata discutibile, più che il call, la scelta di 3-bettare Q4o con quello stack.
Non dimentichiamo poi che stiamo parlando di un giocatore sì leggendario, ma che è diventato personaggio popolarissimo anche e soprattutto per gli innumerevoli tilt e gli attacchi violenti alle cattive giocate degli altri, o presunte tali. Come quando diede dell’idiota ad Adam Levy per avere chiamato preflop con q 10 da bottone, per intenderci.
Ad ogni modo la mano è andata come è andata, gli haters di Phil Hellmuth hanno avuto occasione per fare scorta di popcorn e i social network pokeristici hanno avuto un’impennata di traffico. Insomma tutti contenti, tranne Alex Foxen.