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Poker live circoli

Blitz al Prestige di Prato, il bilancio: 17 giocatori denunciati, 51 identificati, €125.000 sequestrati

Filtrano dalla Questura di Prato nuovi dettagli sul blitz della scorsa settimana delle forze dell’Ordine (accompagnati da una troupe del programma “Le Iene”) nel noto circolo di Prato Prestige, quando era in corso un torneo di poker.

E’ bene precisare che da prime informazioni trapelate (ma non confermate ancora) pare che le attenzioni degli investigatori fossero però per una stanza privata, dove si presume, non si stesse giocando il torneo di poker. L’edizione di Prato del quotidiano la Nazione parla di vera e propria “bisca” e fa un espresso riferimento a “una sorta di casinò”.

Blitz al Prestige: 17 denunciati, €125mila cash sequestrati

In ogni caso il bilancio è di 17 giocatori denunciati, 51 identificati (coloro che stavano giocando il poker tournament serale) e 125mila euro in contanti. E’ stata rilevata anche la presenza di due clandestini che saranno rimpatriati.

Tra i 51 identificati si è notata la presenza non solo di italiani ma anche di cittadini cinesi.

Il locale è posto sotto sequestro e, fino alla prima udienza di convalida, le porte del Prestige rimarranno sbarrate e poste sotto sigillo della Procura.

L’azione è stata coordinata da Roma dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per comprendere quali saranno le conseguenze per uno dei circoli più noti in Italia, sarà importante capire quali saranno le richieste della Procura di Prato e le decisioni del Giudice per le indagini preliminari (GIP) che si dovrà esprimere sulla sussistenza delle esigenze cautelari e, di conseguenza, sulle prime misure (i sequestri in particolare). Un dettaglio non secondario: il circolo ospitava anche altri giochi oltre al poker?

Martedì sera, Le Iene mandano il servizio in onda su Italia 1

La stampa locale fa riferimento a una vera e propria bisca, ma sappiamo, quando abbiamo a che fare con i media generalisti, che spesso il sensazionalismo prevale sulla fredda cronaca.

Quindi attendiamo con calma di apprendere tutti i dettagli della vicenda giudiziaria, ma è chiaro che il giudizio di molti sarà orientato dal prevedibile tsunami mediatico che si abbatterà sul movimento del poker live nei prossimi giorni, considerando che nella serata di martedì, Le Iene su Italia 1, trasmetteranno le immagini del blitz nel circolo.

Cosa aspettarsi dalle indagini?

In genere, quando le forze dell’ordine entrano in un circolo (in alcuni casi trasformati in bisca), le domande da porsi sono diverse: giocavano a cash game o a altri giochi da casinò? Tutte condotte punibili, sia chiaro, lato giocatori e titolari, in base agli articoli 718 e 720 del codice penale.

Condotte che non possono rientrare nel sistema giurisprudenziale di “protezione” della Corte di Cassazione con diverse sentenze positive ma con dei limiti ben precisi.

I gestori accettavano scommesse regolari e autorizzate o facevano affiliazioni con aperture conto verso siti .com ? Tutte domande che, a seconda dei casi, è bene porsi per farsi un’idea della vicenda dal punto di vista giudiziale.

Sono dettagli importanti per comprendere le responsabilità ogni volta che, in una sala, si procede con denunce e sequestri.

Tutte circostanze generiche da chiarire che potrebbero non riguardare il caso singolo del Prestige. Noi rimaniamo garantisti fino a quando non leggeremo le carte dei legali e della Procura e i giudici avranno emesso i loro verdetti.

Vedremo al Prestige, già in passato i titolari furono assolti dopo quasi due anni di processi e con il circolo chiuso.

La Nazione: “una vera bisca, una sorta di casinò…”

La stampa locale fa riferimento ai termini bisca e casinò, ma ripeto, sono circostanze tutte da chiarire in sede giudiziale.

La Nazione di Prato scrive nell’edizione del 16 marzo: “Avevano trasformato il locale in una vera e propria bisca clandestina, una sorta di casinò che non corrispondeva più a quella che era la sua destinazione d’uso originale, cioè un centro scommesse e sala poker. Per questo sono stati denunciati 17 giocatori su 51, e sequestrati circa 125mila euro in contanti. Grazie alle indagini, la polizia ha ricostruito che i giocatori accedevano ai tavoli da gioco dopo aver cambiato il denaro contante con fiches rilasciate da un croupier e che una volta terminato il gioco, ogni giocatore riconsegnava le proprie fiches ottenendo una ricevuta stampata con la somma di denaro spettante codificata in punti. La polizia ha agito in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.