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Il clamoroso tracollo di Shaun Deeb tre left al Main Event WSOPE

A un certo punto del tre left aveva 132bb, più della somma dei due avversari che gli contendevano la vittoria. Ma nel poker, si sa, la sorpresa è sempre dietro l’angolo.

Da monstre-chipleader con buonissime possibilità di mettere al polso il sesto bracciale in carriera, al Main Event WSOPE Shaun Deeb si è ritrovato con un bronzo che lascia tanto amaro in bocca. Ripercorriamo le tappe del clamoroso tracollo dello statunitense.

Sopra il muro dei quaranta milioni

Subito dopo l’eliminazione del lituano Vladas Tamasauskas in quarta posizione per mano di Jonathan Pastore, Shaun Deeb viaggia sul velluto.

Con gli avversari a 14 e 26 milioni, lo statunitense sale a 36 milioni di stack chiamando tre strade con top pair floppata, dopo aver checkato da big blind il complete da small di Elijach che viene pizzicato in bluff.

Nell’orbita seguente Deeb arriva a 38 milioni con la stessa dinamica complete-check in blind war, Elijack ha coppia di sei ma soccombe al J 9 dello statunitense che trova una coppia di nove al turn.

Shaun supera poi il muro dei 40 milioni di chips con un nice call con re carta alta contro Pastore che lo voleva outplayare. Qui inizia una discesa che si rivelerà poi inarrestabile.

Un fold da urlo

E dire che nel primo gradino verso il basso il buon Deeb piazza una giocata da vero maestro. Dopo aver completato da small blind con 10 4 e dopo il check back da big blind di Pastore con A 5 , Deeb cbetta 300.000 su flop K 4 3 ricevendo il call avversario.

Sul 4 turn Deeb spara una bet di 800.000, nuovo call di Pastore che è fortunato a trovare il 2 river per la scala.

Il francese rilancia a 6.3 milioni la terza pallottola dimensionata da Deeb a 2.2 milioni. Per pot odds il punto di break even del call è al 25%, in pratica lo statunitense con il suo trips deve essere buono più di una volta su quattro per fare positivo chiamando… Ma dopo diversi minuti in the tank Deeb trova il fold da urlo!

Cambio in testa

La mano che ribalta gli equilibri arriva da lì a poco. Proprio su questo spot, nella intervista post-eliminazione, Deeb ha qualcosa da recriminarsi (vedi più in basso).

Dopo il complete di Omar Eljach con K 2 , Deeb rilancia a un milione da big blind con A 7 , Eljach tribetta a 3,5 milioni, Deeb chiama.

Flop K 2 7 , Elijach prosegue 1.7 milioni, chiama Deeb.

Turn 8 Elijach second-barella 3.4 milioni su megapot di 14 milioni, Deeb chiama.

River 9 Eljach punta 8 milioni per restare con 1.2 milioni, dopo tre minuti in the tank Deeb decide di chiamare e scende a 16 milioni di chips contro i 35 milioni dello svedese che conquista così la vetta del chipcount. Alla pausa Deeb arriva con 11,6 milioni che su t400k equivalgono a 29 bb. Pastore ha 61bb, Eljach 100.

Il busto

Deeb scende a 12bb completando small to big con K 7 con Pastore che checka dietro Q 8 . Su 8 J 3 4 7 i due giocatori vanno in doppio check al flop, poi Deeb chiama le pottate turn e river di Pastore.

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Nella mano successiva lo statunitense spilla da big blind A J sull’openpush di Elijach da small blind. Lo snap call è immediato, contro la combo avversaria, Q 3 , Deeb parte al 60% ma il board 3 7 4 7 2 ribalta gli equilibri del preflop.

Poteva essere il sesto braccialetto, invece è diventato un terzo posto più amaro che dolce.

Cosa ha detto Shaun Deeb

Nella intervista post-eliminazione il cinque volte braccialettato ha ripetuto più di dieci volte la parola ‘unfortunate’:

“Sfortunatamente avevo una grande chip lead con il torneo 3-handed e non sono riuscito a chiuderla. Forse ho piazzato un brutto fold, forse ho piazzato un brutto call, ma visto quanto ero deep è stata anche sfortuna. Non so cosa dire”.

Deeb recrimina la sua linea nella mano con A7s:

“Forse non avrei dovuto chiamare per giocare in posizione ma avevo un grande stack e post flop lui era molto largo. Preflop avevo lo stack per rilanciare ma sfortunatamente lui ha floppato two pair.”

Quando l’intervistatrice gli chiede se preferisce il premio monetario o il braccialetto, Deeb, che pure ha dichiarato di voler superare Phil Hellmuth per numero di titoli WSOP, dimostra lucidità da pro:

“Questo è uno dei pochi eventi in cui soldi vengono prima del braccialetto. Per la maggior parte dei tornei sceglierei il braccialetto ma in questo, con una prima moneta di 1,4 milioni di dollari, metto i soldi avanti”.

Prima di salutare Deeb parla del field di questo Main Event WSOP Europe e si dice contento dei risultati raggiunti nella trasferta nel Vecchio continente.

“Il field era bello ma non sono stato troppo contento degli avversari che ho trovato nel 4-handed, erano tutti molto preparati. Non gioco troppo Hold’Em quindi aver trovato tre terzi posti in questi field va benissimo.”

Già, perché con questo bronzo Deeb ha chiuso un hattrick a suo modo perfetto: in questa edizione WSOP Europe ha chiuso al terzo posto anche i due High Roller da 50k e 25k.

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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