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Partypoker poker online

Entain mette sul mercato partypoker per 150 milioni di sterline


Per i nostalgici potrebbe essere anche un colpo al cuore: partypoker è stata messa sul mercato e verrà ceduta per 150 milioni di sterline.

E’ stata per anni la poker room mondiale di riferimento, almeno fino al 2006, quando entrò in vigore la legge federale statunitense UIGEA voluta da George Bush Jr che vietava le transazioni finanziarie verso i siti di gioco. PartyGaming era la società di riferimento del mercato mondiale più ricco, gli Stati Uniti. Uscì da una porta di servizio e provò a puntare sul mercato europeo.

partypoker ha perso una parte della sua identità con la fusione con Bwin. Poi il passaggio sotto il controllo della società che ora si chiama Entain e sarà, molto probabilmente, la vittima sacrificale.

La room è oggi non tra le big per il traffico nel cash game mondiale (per PokerScout è al 12esimo posto) ma ha perso una parte di giocatori per via dell’uscita – per motivi legali – da quelli che sono definiti mercati grigi (non regolamentati) e rappresentano un pericolo potenziale per una società quotata in borsa.

Sky News: partypoker sul mercato, incaricata Oakvale Capital

In un clima di sottili voci di corridoio e di manovre strategiche, Entain plc ha deciso quindi di mettere sul mercato il suo celebre marchio partypoker, accendendo così i riflettori su un possibile cambiamento significativo nel panorama del gioco d’azzardo online. La notizia, riportata da Sky News, svela che l’azienda ha incaricato Oakvale Capital LLP, una società di servizi finanziari con sede a Londra, di trovare un acquirente per la storica etichetta del poker online.

Partypoker, nonostante il suo glorioso passato, ora si ritrova fuori dalla top ten delle reti di poker online per traffico di cash game a livello mondiale. Questo dato, unito alla mancata menzione del marchio nel rapporto annuale di Entain lungo 44 pagine, alimenta le speculazioni sulla sua attuale rilevanza all’interno dell’organizzazione più ampia di Entain.

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partypoker è stato messo sul mercato: il sito vanta anche una delle migliori app mobile per il poker

Le nuove strategie di Entain

Storicamente, partypoker ha rappresentato una pietra miliare nel mondo del poker online. Lanciato nel 2001, il sito si è rapidamente considerata la poker room mondiale per eccellenza, titolo che ha mantenuto fino al 2006, come vi abbiamo spiegato però dopo l’uscita dal mercato statnitense ha dovuto rallentare la sua espansione. Tra i principali siti di poker online era l’unico quotato in borsa e non poteva assumersi quel rischio. Il fondatore di PokerStars Scheinberg, dall’approvazione dell’UIGEA, fece un passo indietro e decise di non quotarsi a Wall Street. Fece la stessa cosa la neonata Full Tilt. Senza il mercato nord americano, Partypoker si indebolì ma è rimasto sempre uno dei siti di riferimento del settore.

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Tuttavia, oggi, a causa di cambiamenti normativi, fusioni, acquisizioni e una gestione a tratti indifferente, la sua prominenza è calata.

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Oggi Entain sta puntando più su altri brand del gruppo ed ha deciso di sacrificare party.

In italia i marchi più in vista sono Eurobet, Bwin e Gioco Digitale.

Partypoker: un brand dal valore sempre importante

La valutazione di circa 150 milioni di sterline per partypoker e suggerisce che il marchio mantiene un valore non trascurabile nonostante la sua ridotta priorità per Entain.

Il nome di Oakvale Capital, con la sua esperta conoscenza del settore del gioco, è emergente in questo contesto come un baluardo nella ricerca di un ritorno economico ottimale da questa vendita.

La domanda fondamentale è: perché Entain ha deciso di vendere partypoker? La risposta, sebbene avvolta in un certo mistero strategico, sembra orientarsi verso la percezione del marchio come un asset non più centrale nelle operazioni dell’azienda che dispone di molti altri brand. Il fatto che vi sia una concorrenza interna così feroce può aver indotto i manager di Entain a volerlo mettere sul mercato.

Questa mossa potrebbe segnalare una ristrutturazione più ampia o un cambio di focus all’interno di Entain, riflettendo forse nuove strategie per allinearsi meglio con le dinamiche di mercato attuali e future. Inoltre, l’aggiunta recente di Ronald J. Kramer come direttore non esecutivo potrebbe suggerire ulteriori sviluppi strategici verso i mercati statunitensi, vista la regolamentazione in diversi stati.

Nei corridoi di Entain, come nelle sale da poker online, le strategie sono sempre in gioco, e solo il tempo rivelerà l’esito di questa mossa.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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