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Secrets of Professional Tournament Poker 3

Jonathan Little è tornato, e per i giocatori di poker interessati ai tornei è arrivato quindi il momento di mettere le mani su uno dei libri di poker più “pratici” che siano stati pubblicati recentemente: “Secrets of Professional Tournament Poker” nel suo terzo volume è infatti un concentrato di mani che mettono costantemente alla prova il lettore.

Nell’arco di oltre 430 pagine, in tutto vengono esaminate 150 diverse mani, giocate dallo stesso professionista americano in tre diversi tornei di No Limit Hold’em: due eventi delle WSOP da 1.000 e 2.500 dollari di buy-in, ed il WPT Championship da 25.000 $.

Il fatto che i tre contesti siano piuttosto diversi fra loro – sia in termini di strutture, che di numerosità del field e di qualità media dello stesso – significa fronteggiare situazioni molto variegate, dove i fattori decisionali da tenere in considerazione sono molteplici.

Ogni mano, oltre ad un’analisi della situazione, prevede molteplici risposte, ciascuna con un punteggio da zero a dieci: evidentemente, più l’azione scelta è ideale secondo Little, più il punteggio ottenuto sarà alto e viceversa.

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Jonathan però mette in guardia, invitando a non diventare schiavi dei punti, ma piuttosto a considerare il ragionamento che rende una decisione migliore di un’altra: “Sarebbe un errore pensare che abbiate ‘giocato’ la mano in modo perfetto, solo perché avete scelto la risposta da dieci punti – ammonisce –  dovete confrontare le ragioni che vi hanno spinto a sceglierla con quelle esposte. Capirle è una delle chiavi per migliorare nel poker”.

Ogni mano prevede una diversa decisione da prendere per ogni street, e ciascuna è etichettata secondo le sue specifiche caratteristiche, come “AK contro un giocatore tiltato” oppure “Bel flop in un piatto multiway”.

Complessivamente si tratta di un libro interessante, perché consente di confrontarsi direttamente con le decisioni di un professionista affermato, avendo comunque la possibilità di sviluppare un proprio ragionamento autonomo, che in definitiva assieme alle carte rimarrà il vostro unico compagno al tavolo da poker.

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