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Il Tradimento che può spazzare via il Poker Online Americano

[imagebanner gruppo=gdpoker]Il poker online statunitense rischia di tornare all’età della pietra. Per quale motivo? Per logiche di lobby che sembrano aver ribaltato i fragili equilibri politici a sostegno dell’industria dell’e-gaming a stelle e strisce.

Il poker aveva, fino a pochi giorni fa, un fervente sostenitore nel Congresso: il Senatore Harry Reid, eletto in Nevada e finanziato da Caesars (WSOP) e MGM, i due colossi di Las Vegas.

Reid è stato il primo membro del Congresso a presentare un disegno di legge per regolamentare il poker online nei 50 stati, con una normativa federale. Lo stesso Senatore del Nevada era stato promotore di una campagna anti PokerStars e Full Tilt per non fare rientrare le due rooms negli States dopo il Black Friday e lasciare il mercato in mano dei big di Vegas.

La sua scalata al potere, con sponsor così facoltosi, è stata fulminea a Capitol Hill: è stato nominato leader in Congresso del Partito Democratico e braccio destro del Presidente Obama.

La sua posizione è stata fino ad ora decisiva per arginare gli attacchi del principale finanziatore del Partito Repubblicano al gaming online. Stiamo parlando di Sheldon Adelson, boss di Las Vegas Sands, prima compagnia mondiale nel mercato dei casinò live e principale antagonista di Caesars e MGM.

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Adelson sembra riuscito a convincere Reid a cambiare sponda. In una recente intervista, il Senatore del Nevada ha annunciato di voler aderire al RAWA, la revisione della recente interpretazione del Wire Act.

Tradotto: divieto assoluto del poker online e del gambling in tutte le sue forme su internet. Se dovesse essere votato con favore dal Congresso (grazie ai finanziamenti di Adelson), i nuovi mercati del Nevada, New Jersey e Delaware dovrebbero chiudere i battenti e l’e-gaming statunitense tornerebbe all’età della pietra. Il tradimento di Reid potrebbe costare caro.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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