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Martin McCormick, lo scozzese “pazzo” alla PCA: “Ho trasformato 27$ in 51.000$”

Chi ha seguito la diretta streaming del Main Event PCA in questi giorni avrà sicuramente notato Martin McCormick, giocatore scozzese che ha attirato tutta l’attenzione su di sé soprattutto nel corso del Day 4 e del Day 5 grazie a uno stile decisamente non-convenzionale. Al giorno d’oggi giocatori come Mike Matusow o Phil Hellmuth sono una specie in via d’estinzione e ci stiamo sempre più abituando a vedere professionisti silenziosi e serissimi. McCormick, invece, si è presentato al torneo delle Bahamas con un atteggiamento completamente differente: il suo unico obbiettivo al tavolo era quello di divertirsi.

Per questo motivo lo abbiamo visto parlare a non finire, bere, tiltare e addirittura giocare alcune mani al buio. La prima quando si trovava sul big blind e dopo il fold di tutti gli avversari e il semplice limp dello small blind ha deciso di non spillare le sue carte, checkando fino al river per poi chiamare la piccola puntata dell’opponent senza sapere che punto avesse. La seconda in seguito a un brutto tilt che merita una spiegazione più approfondita.

Siamo sul finire del Day 3 e McCormick deve decidere cosa fare al river. Lo scozzese ci sta pensando da diverso tempo, finché Ramin Hajiyev, giocatore presente al tavolo ma non coinvolto nella mano, chiama il clock. Martin non prende per niente bene questo “affronto”: prima lo chiama “idiota” e continua ad attaccarlo verbalmente, poi folda le sue carte, si alza e spintona Hajiyev, che rimane di sasso. Il tournament director giunge tempestivamente e lo punisce con un giro di sospensione dal gioco. Non contento, al ritorno al tavolo McCormick dichiara all’avversario che dopo ogni suo rilancio sarebbe andato all-in al buio. Poco dopo Hajiyev apre, il britannico, come da promessa, pusha senza guardare le carte e riceve il call con A-9. Allo showdown scopre di avere Q-10 e perde il colpo.

Questo modo di comportarsi può sicuramente far storcere il naso a qualcuno, ma al tempo stesso, tralasciando gli insulti, McCormick è stato un vero spasso da osservare, al punto che moltissimi spettatori hanno continuato a guardare la diretta solo per seguire le sue gesta e fare il tifo per lui. Personaggi del genere sono in grado di staccare dalla monotonia che imperversa tra i professionisti di oggi e riaccendere la passione per il poker. Anche per questo motivo i colleghi di Pokerlistings.com lo hanno voluto intervistare durante una pausa del Day 5, poco prima che venisse eliminato in 11° posizione per 51.000$.

“I primi giorni mi sono divertito”, ha esordito mentre fumava una sigaretta in attesa della ripresa delle ostilità. “Ora non mi diverto più. Mi hanno detto che non potevo bere e oggi non posso nemmeno parlare. Non è divertente così”. In effetti, se quanto dice McCormick riguardo il divieto di parlare è vero, si tratterebbe di una scelta poco condivisibile: è vero che i premi iniziano a farsi importanti e i concorrenti devono restare concentrati, ma è anche vero che in questo modo la diretta streaming diventa molto meno interessante.

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McCormick con Jeff Gross, Jason Mercier e l'immancabile Mustapha Kanit
McCormick con Jeff Gross, Jason Mercier e l’immancabile Mustapha Kanit (courtesy Neil Stoddart/Pokerstars)

Proprio a causa di queste imposizioni il player scozzese non è per nulla contento e fa una dichiarazione parecchio pesante: “Ora voglio solo farmi eliminare il più in fretta possibile per tornarmene in camera. È la verità, ci sto provando dall’inizio della giornata ma nessuno mi chiama. Voglio solo andare a giocare a golf, farmi una cenetta con la mia ragazza e divertirmi”.

L’intervista finisce qui, perché, come racconta il giornalista di Pokerlistings.com, McCormick scorge in lontananza Ole Schemion e inizia a seguirlo dicendo che deve andare a “dargli fastidio“. Poi torna al suo tavolo e lotta fino alla bolla del final table, quando trova un’eliminazione che sarebbe cocente per tutti, ma non per questo singolare personaggio: chiude in 11° posizione per 51.000$ e se ne va tutto sorridente. Il motivo? Aveva vinto l’ingresso al Main Event PCA con un satellite da 27$ su Pokerstars.com durante una domenica sera in cui non aveva niente di meglio da fare. Intercettato dai giornalisti presenti all’Atlantis Resort ha semplicemente dichiarato: “Non potrei essere più felice. Ho giocato con tanti ottimi avversari e mi sono divertito. La verità è che non sarei mai dovuto andare deep in questo torneo. Ho trasformato una domenica sera (quella del satellite online, ndr) in un assegno da 51.000$, per quale motivo non dovrei essere felice?”

Una domanda che lascia spiazzati, abituati come siamo a leggere e a scrivere di high roller da 100.000$ di buy-in e professionisti che non si accontentano di premi da milioni di dollari. Con la sua semplicità, invece, Martin McCormick ci ha ricordato un aspetto che troppo spesso tralasciamo: il poker è un gioco e dovrebbe essere sempre un divertimento.

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