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EPT Budapest final table: Italia out!

La favola finisce con un sapore agrodolce per l’Italia, all’EPT Budapest. I nostri due rappresentanti al final table, Marino Serenelli e Gino Alacqua, sono infatti stati eliminati rispettivamente in 5° e 6° posizione. Dopo un torneo di grandi soddisfazioni per i colori azzurri, tutti avevamo fatto un pensierino al primo titolo EPT per un Italiano, ma al momento meno opportuno la fortuna non è stata dalla nostra parte. Due eliminazioni che comunque nulla cancellano di quello che hanno fatto questi due signori, che si sono conquistati il final table partendo da situazioni di stack difficili, e sempre con grande coraggio. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che un tavolo finale EPT con due italiani è un risultato straordinario, che ha un unico precedente (Sanremo, con Minieri e Genovese).

Le cose inoltre si sono messe subito male per i nostri: Gino provava infatti uno steal da SB con j 9 , ma trovava il BB Jacobson strapieno con k k , e il board non gli lasciava scampo. Alacqua si ritrovava così improvvisamente short a 280k chips, senza i margini di movimento in un momento topico, in cui si creano gli equilibri e si decide chi comanda al tavolo. L’esperienza di Gino, in questo senso, non avrebbe trovato pari tra i rivali.

Poi “El Diablo” (nella foto in alto) esce in un modo estremamente amaro, in una mano a tre in cui il campione milanese reraisa allin per i suoi 276k, ma trova ben due call e soprattutto una situazione che già preflop, come vedremo, gli lascia briciole di speranza.
Sul flop scendono j 8 10, Iversen punta 240k e Hrisca fa call. Al turn j e river 9 entrambi checkano e Hrisca scoppia Iversen al seguente showdown:
Alacqua a 10
Iversen a a
Hrisca a q
Gino Alacqua termina così in 6° posizione incassando 100.016€!

A seguirlo è purtroppo l’altro azzurro, Marino Serenelli. Il ristoratore di San Benedetto del Tronto esce in una maniera che non rende giustizia allo splendido torneo che “il toro” ha giocato. Marino non è infatti capace di ritirarsi dalla “blindwar” intrapresa preflop contro Fry e, nonostante la mano marginale, decide di fare check-call sul flop 7 q 6 al bet da 90k dell’inglese. Al turn 2 Serenelli checka, poi inspiegabilmente fa call all’all-in del rivale:
Fry j 6
Serenelli 5 8
Al river scende un 7 che non aiuta il nostro giocatore. Marino Serenelli (foto sotto) chiude così al 5° posto, consolandosi con 127.680€.

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Grande delusione per tutti noi, ma un grazie a tutti gli 86 italiani che in questi giorni ci hanno regalato giocate, coraggio, speranze ed emozioni è assolutamente doveroso. E altrettanto d’obbligo sono i complimenti a questi due navigati giocatori, che hanno coccolato il sogno di una impresa che sapeva di vendetta per uno, e di fresca sorpresa per l’altro. Alla prossima guys!

Per la cronaca, ecco chi rimane in gara per il titolo del Pokerstars EPT Budapest 2008:
Ciprian Hrisca (Rom) – 2.303k
William Fry (UK) – 1.820k
Martin Jacobson (Nor) – 724k
Albert Iversen (Dan) – 442k
 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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