Poker live
Ha cominciato il Main Event WSOP alla grande, Daniel Negreanu, finalmente divertendosi come probabilmente non gli accadeva da settimane.
Certo, quando le cose vanno bene essere di buon umore è sempre più facile, e i giocatori di poker in questo non fanno indubbiamente eccezione, ma a volte a ben guardare c'è anche dell'altro.
In questi giorni ci siamo concentrati, com'è normale che sia, su alcuni fra i professionisti più famosi al mondo, i modelli da seguire, i vincenti, quelli che per talento, fortuna e molto spesso entrambe in qualche modo ce l'hanno fatta. Ma quella è soltanto la punta dell'iceberg.
Daniel lo sa bene, e forse proprio l'atmosfera euforica del Main Event WSOP lo ha aiutato a ricordarglielo: “Non l'ho mai detto in modo esplicito, ma adoro veramente i fan di questo gioco, senza di loro le WSOP neppure esisterebbero. Vedere la gioia sulle facce dei giocatori occasionali, solo perché hanno l'opportunità di partecipare al Main Event, è capace di mettere tutto in prospettiva, ricordandoci che il poker è divertimento”.
Naturalmente i giocatori come lui vivono tutto in maniera molto più disincantata, e quando si siedono al tavolo sperano di trovare soltanto amatori, in modo da sottrargli quante più fiches possibili mentre a loro basta poter dire di averli 3-bettati o vinto contro di loro un piatto uncontested. Anche questo in fondo fa parte del gioco.
D'altra parte, anche se Negreanu non ha più molto da chiedere al poker sa bene che la sua vita avrebbe potuto essere molto diversa, se il Texas Hold'em e l'appuntamento dell'anno al Rio fosse rimasto quell'evento di nicchia che era agli esordi.
Forse è anche per questo genere di consapevolezza che negli anni è diventato uno degli ambasciatori più convinti del gioco, al di là dei suoi ovvi impegni contrattuali, ed è anche per questo che comunque andrà il suo torneo le sue sorti interesseranno a molte più persone di quelle che un tempo sarebbe stato possibile immaginare. Comprese quelle a cui avrà sottratto tutte le fiches.
