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FullTilt taglierà il poker?

, eliminando la parola poker. Il fatto ha alimentato speculazioni a non finire tra gli analisti internazionali, sempre più convinti che la red room si concentrerà su casinò e scommesse in futuro, lasciando il suo core business in mano esclusiva di PokerStars

La domanda se l'è posta anche il noto commentatore Lee Davy, sempre più convinto che si stia realizzando lo scenario ipotizzato da CalvinAyre, addirittura nel lontano 2012: nella famiglia di Rational Group, PokerStars curerà esclusivamente il poker e continuerà a presentarlo come un gioco d'abilità, puntando molto su strategia e scuole, mentre Full Tilt Gaming si dedicherà ad altro: "c'è un sacco di soldi da fare nel business del gioco d'azzardo, miliardi di dollari" e il gruppo non vuol precludersi quella strada, soprattutto dopo che il controllo è passato ad Amaya Gaming e Tilt potrà contare su un ampio ventaglio di nuovi giochi. 

Sul sito sono già presenti blackjack, roulette e slot, ma è solo l'alba di una nuova era firmata da Full Tilt Gaming.

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I fatti però, almeno al momento, indicano una strada un pò diversa: su FullTilt.com sono state confermate le FTOPS, edizione numero 26, in programma dal 3 al 17 agosto. Inoltre, sembra impensabile che la room rinunci ai tavoli high stakes, sempre più frequentati.

Molto più probabile che il sito rinunci al poker nei mercati regolamentati come Italia (non è ancora attivata la nuova concessione, ma è solo questione di tempo) e Spagna, per non indebolire la liquidità interna e creare un doppione con la gemella PokerStars. 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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