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Clamorosa sentenza: “Chi gioca su PokerStars.eu e sui siti maltesi, non deve pagare tasse”

La Corte di Appello di Amsterdam ha pubblicato una sentenza che avrà senza dubbio ripercussioni nel mondo del poker online e non solo. I giudici olandesi riconoscono che coloro che hanno giocato su PokerStars.eu (sito con licenza maltese MGA) non devono pagare tasse al Governo dei Paesi Bassi, applicando quindi i principi europei di divieto di doppia imposizione e di libertà di circolazione di servizi all’interno dell’UE. La sentenza potrebbe fare presto scuola anche in altri paesi membri.  E’ un trionfo per Malta e per PokerStars.

Il ricorso è stato presentato dal giocatore professionista Freerk Post (vincitore di circa 333.000$ nei tornei live) e la sua causa è stata sostenuta da Stars.

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La capitale di Malta, Valletta. Importante sentenza da parte del tribunale olandese per il business dell’e-gaming maltese e per i network internazionali come PS.eu

Con questa sentenza, la room di Rational Group si è vista riconoscere in modo positivo, l’interpretazione che i propri legali avevano dato alla normativa olandese e ai principi dell’Unione Europea tre anni fa.

Ragioni di diritto che avevano spinto PokerStars ad aprire una sede a Malta e richiedere una licenza all’ente regolatore dell’Isola (MGA).

La Corte ha stabilito che essendo PokerStars.eu già licenziataria di un paese membro dell’Unione europea (Malta), i giocatori non sono tenuti a pagare nessuna tassa aggiuntiva sulle vincite.

Nel febbraio del 2012, PokerStars si è vista riconoscere la prima licenza “europea” dalla Gaming Authority di Malta (MGA), al tempo conosciuta come Lotteries and Gaming Authority (LGA).

PokerStars.eu, in una prima fase, serviva i giocatori provenienti da Svezia e Finlandia. E’ stata poi allargata l’offerta anche all’Olanda e altri paesi europei che non avevano regolamentato ancora il proprio mercato interno.

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Freerk Post ha presentato ricorso alla Corte d’Appello di Amsterdam, sostenuto da PokerStars (photo cortesy of Neil Stoddard)

Per la precisione, nel 2013, PokerStars.eu ha aperto le sue porte ai players provenienti da Svezia, Finlandia, Polonia, Slovenia, Romania, Paesi Bassi e Germania.

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I legali di PokerStars, tre anni fa si erano sbilanciati: “il gioco del poker è chiaramente esentasse quando viene offerto in un paese dell’UE, con licenza rilanciata da un altro membro dell’Unione. PokerStars.eu consente di eliminare ogni incertezza esistente in materia di tassazioni dei giocatori sulle vincite”.

Quando PokerStars fa riferimento a “incertezza esistente in materia di tassazione” indica i vecchi problemi nati su PokerStars.com e su FullTilt.net che avevano licenze sull’Isola di Man (e in precedenza la red room ad Aderney ma sotto la vecchia gestione Ferguson-Lederer).

L’Isola di Man non è mai stato considerato territorio dell’Unione Europea dai governi nordici che costringevano i loro players high stakes a pagare le tasse. L’isola è infatti sotto il controllo della Corona Britannica ma ha un proprio governo e non è riconosciuto membro associato dell’UE. Grazie ai suoi legami con il Regno Unito gode di una tassazione favorevole (vicino allo zero) ma non valgono sul suo territorio i principi di libertà di circolazione di capitali e di servizi. Così i cittadini dell’Isola di Man non hanno diritto a lavorare liberamente nei paesi dell’UE, ma devono ottenere dei permessi speciali.

Discorso ben diverso per Malta che è un paese membro dell’Unione. Questa sentenza è senza dubbio un trionfo per MGA e tutti i siti “maltesi” oltre che per PokerStars.eu.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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