L’uso della VPN (Virtual Private Network) per proteggere il proprio ID o per giocare all’estero è sempre più comune tra i giocatori di poker online e scommettitori, non solo in Italia ma anche in altri paesi. Ne abbiamo un esempio recente con il caso di Gordon Vayo che usava una VPN per collegarsi dalla California (dove è vietato giocare) e risultare con un ID canadese per grindare online su PokerStars.com.
Il runner-up del Main Event WSOP si è visto confiscare l’intera vincita di un torneo SCOOP del 2017, dopo essere stato scoperto dal team di sicurezza. Oramai le principali poker rooms hanno aggiornato i loro sistemi e riescono ad individuare le VPN.
Poker online in Spagna: interviene il Governo contro il gioco illegale
In ogni caso, il Governo spagnolo, per contrastare il gioco all’estero e qualsiasi altro tipo di illecito (multiaccount etc) sta varando una normativa restrittiva anti-frode, contenuta nella prossima Legge di Bilancio per il 2019, che prevede nuovi reati e punizioni esemplari.
La Spagna sarà il primo paese a sanzionare l’uso delle VPN, considerando che il mercato .es è entrato nella liquidità condivisa con Francia e Spagna ed ha messo sul piatto dei proprio giocatori un’offerta legale sicura e competitiva.
Il Ministero delle Finanze ha annunciato l’intenzione di fare degli accertamenti fiscali e di mettere sotto controllo i giocatori che “nascondono il loro IP per accedere a piattaforme di gioco non autorizzate”.
Si preannunciano tempi duri per i residenti in Spagna. Per questa ragione PokerStars.es ha comunicato che dal 2 gennaio chiuderà le porte agli stranieri.
“I sette anni trascorsi dall’adozione della legge 13/2011, del 27 maggio, che regolano il gioco d’azzardo, consentono una dinamica sufficiente per identificare alcune modifiche all’articolo che possono aiutare nella lotta contro le frodi”.
Multe in arrivo? Prima la nuova legge
Al momento ci sono diversi operatori autorizzati in Spagna: 38 casinò, 29 bookmakers e 8 poker rooms, più 6 piattaforme per il bingo che è molto popolare come gioco tra le donne. Le licenze totali sono 52. Di regola, per le infrazioni minori per quanto concerne la normativa sul gioco è competente la Comisión Nacional del Juego che può contestare multe fino a 100.000 euro.
Per questo tipo di infrazione però sarà prevista una multa che può arrivare fino a € 200.000. Secondo alcuni esperti analisti “questa nuova norma può senza dubbio sollevare problematiche riguardo alle prove da fornire, ma ogni caso dovrà essere analizzato singolarmente. Nel frattempo viene inviato un messaggio di forte responsabilità al giocatore”.
Il pacchetto di misure “antifrode” prevede anche la possibilità di pubblicare l’elenco di siti Web illegali, una sorta di blacklist come in Italia (che porta all’oscuramento).