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Da stella del poker a cameriera: la strana storia di Clonie Gowen

Clonie GowenLo specchio di quanto il black friday abbia mutato lo scenario del poker mondiale non è solo nei soldi che ancora moltissimi player aspettano di riavere da Full Tilt, ma anche da storie come quella di Clonie Gowen, affascinante texana vincitrice in carriera di 1,6 milioni di dollari nei tornei live.

Ex reginetta di bellezza ed ex atleta a livello giovanile, Clonie era piombata nel mondo del poker nel 2003 centrando un tavolo finale ad un evento WPT, venendo un anno dopo ingaggiata da Full Tilt Poker come red pro.

Nel 2007 però avviene qualcosa di strano, una disavventura che da un lato ha cambiato la sua vita, dall’altro ha dato qualche avvisaglia di quello che sarebbe poi accaduto quasi 3 anni dopo alla stessa Full Tilt Poker.

Cerchiamo di ricapitolare gli eventi, in sintesi:

  • Nel maggio 2007 Clonie non riceve i dividendi promessi (l’1% di Tiltware, secondo la giocatrice), e lamenta di essere stata l’unica pro a non ottenere quel denaro.
  • Nel novembre 2007 si presenta Howard Lederer a casa sua con un’offerta “forfait” da 250mila dollari. Lei la prende come un’offesa e rifiuta, continuando comunque ad essere parte del team pro.
  • Nel novembre 2008 Full Tilt la licenzia. La Gowen risponde intentando una causa milionaria alla room: al tempo Tiltware era valutata circa 4 miliardi di dollari,e il risarcimento di 40 milioni di dollari rappresenta quell’1% a cui lei sostiene di avere diritto. Clonie afferma anche di avere subito l’ostracismo da parte del resto dei colleghi del team pro, chiamati tutti in causa.
  • Nel maggio 2009 la corte distrettuale di Las Vegas respinge definitivamente la causa, ritenendo le accuse della Gowen prive di fondamento.

Clonie Gowen dunque esce con le ossa rotte da questo dibattimento, poichè anche la sua immagine subisce un duro colpo: non sono in pochi a considerarla una mitomane, o in ogni caso a tendere a credere che Full Tilt avesse ragione e che lei ci avesse “provato”.

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Ma il tempo è galantuomo, si dice. Alla luce di quanto poi è accaduto con il black friday e di quale fine hanno fatto Full Tilt, Lederer, Ferguson e soci, la vicenda della Gowen appare come un’avvisaglia, come la prima crepa su un impero che poi sarebbe imploso in maniera fragorosa.

Il tempo però sembra non essere stato altrettanto galantuomo con questa donna. Letteralmente scomparsa dal mondo del poker, di lei si erano perse le tracce fino a qualche giorno fa, quando Brandon “Drexel” Gerson (giocatore e commentatore per FilthyLimper Radio) ha affermato che Clonie ha trovato un lavoro in Texas come cameriera.

Non è proprio il destino che tutti sognano, sicuramente è una parabola umana beffarda e non facile da accettare dopo avere avuto fama, soldi e tanti fans. Sinceramente, ci auguriamo che Clonie Gowen possa trovare modo di rientrare nel mondo del poker. Ma qualora così non fosse, ci piace pensare che possa essere ugualmente felice: d’altra parte, vedere Howard Lederer finire nella polvere dovrà essere stato un bel piacere, per lei.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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