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Faraz Jaka: “I giocatori di poker non sono rockstar”

Faraz Jaka e il suo cappello da antidivoNel mondo del poker non è tutto oro quel che luccica: si potrebbe riassumere così, suonando inevitabilmente banali, quanto scritto da Faraz Jaka su Twitter, riflessioni controcorrente e certo interessanti.

“Molti pensano che i giocatori di poker, così come gli atleti o le star del cinema, possano spendere quanti soldi vogliano senza avere alcun problema – scrive Jaka – ebbene, smettetela di guardare così tanta televisione, è tutto un trucco per spingervi a cercare di emulare il loro stile di vita spendendo denaro”.

Fin qui nulla di troppo originale, sebbene magari condivisibile, ma lo statunitense va oltre, accusando anche il suo stesso mondo di presentare spesso una realtà edulcorata: “Vedete giocatori pagare 100.000 dollari per un torneo, vincere milioni e posare in una foto con delle modelle, ma magari loro hanno investito in quel buy-in soltanto il 10%, vincendo così molto meno. E’ tutto un magico show”.

In realtà Faraz dichiara di non avercela né con i giocatori né con i media, ma che sente l’urgenza di far passare un messaggio più realistico, legato anche alla propria esperienza: “Potreste prendere le vincite ufficiali dei giocatori, e fra staker, tasse e spese dividerle per cinque. Chi gioca tutti i principali tornei durante l’anno spenderà circa 600.000 $ in buy-in, esclusi i grandi tornei high roller, a cui vanno aggiunte le spese di viaggio”.

A livello personale sostiene che in un anno questo capitolo di spesa gli costi poco meno di 100.000 dollari, ma che a suo avviso per molti suoi colleghi le cose siano anche peggio: “Adesso ho cominciato a lavare i miei vestiti da solo, a prendere i mezzi pubblici anziché i taxi, e così oltre a risparmiare decine di migliaia di dollari ho avuto anche esperienze più appaganti. Quando la tua vita non è altro che taxi ed hotel, vivi in una bolla assieme ad altri giocatori di poker, questo annebbia la realtà e la confonde da ciò che è davvero”.

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Secondo Jaka nel mondo del poker c’è comunque ancora molto denaro da poter essere guadagnato, ma questo va amministrato nel modo giusto: “Non si può vivere come delle rockstar, le persone che vedete in TV non hanno quello stile di vita, o se ce l’hanno spesso finiscono nei guai, o hanno problemi finanziari più gravi di quanto possiate immaginare”.

In fondo, nulla che non fosse già noto a chi da anni segua le cronache di questo mondo, ma un monito simile proveniente da chi quella realtà la tocca con mano ogni giorno assume un valore particolare: se arrivare in cima è molto difficile, rimanerci è insomma tutt’altro che uno scherzo.

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