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MTT: il fold è geniale oppure da pazzi?

Christopher Frank, sesto all'EPT di Londra in marzoA volte, decidere se una giocata sia stata terribilmente brutta o incredibilmente geniale è meno scontato di quanto sembri: a voi giudicare quella di Christopher “lissi stinkt” Frank.

Nonostante abbia soltanto diciotto anni, questo player tedesco è già un avversario da prendere con le molle: gioca infatti regolarmente i tornei di poker online dove è vincente in modo costante, e si è già tolto lo sfizio di arrivare al tavolo finale dell’EPT di Londra, eliminato solo da un coinflip.

Nella mano in questione, giocata ad un torneo da 20 dollari, su bui 20/40 e dopo l’openlimp dell’UTG decide di completare da small blind con q 2 e 3.722 fiches, mentre “pablito_21” – un altro regular vincente e stimato – checka con uno stack da 2.630 fiches.

Il flop è 10 j 8 , e “lissi stinkt” decide di puntare 80 fiches, venendo chiamato da entrambi. Il turn è il a , ed il tedesco prosegue nella sua azione puntando i due terzi del piatto, con il solo “pablito_21” che chiama.

Al river cade il k che gli dà il colore second nuts, e Frank punta una terza volta, stavolta mette ndo nel piatto 520 fiches su un piatto da 840. Per tutta risposta però “pablito_21” rilancia fino a 1.389 fiches, lasciandosene alle spalle 921.

Il tedesco incredibilmente folda, ed anche se poi verrà fuori che il belga suo avversario altro non aveva che a 9 si dirà contento della propria giocata.

Non azzardandoci a giudicare un professionista simile, ci chiediamo: com’è possibile trovare un fold del genere? Frank non lo spiega, ma sembra concordare con l’analisi di un terzo professionista, che al riguardo scrive: “Non riesco a immaginare un’altra mano che contenga l’asso di fiori che pablito giochi così – argomenta – credo che in un limpato ed avendo mani come AT o A8 rilancerebbe al turn su un board tanto drawy, e con quali altre mani si limita al call sia al flop che al turn? Per questo, penso che i bluff che contengano a siano una piccola porzione del suo range al river”.

Giusto o sbagliato che fosse, di certo in pochi avrebbero passato quella mano al river, ma certi giocatori – nel bene o nel male – per tutto sembrano essere fatti tranne che per le scelte comuni.