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Ilari Sahamies e Tom Dwan protagonisti agli High Stakes

Succede che si sia condannati ad essere i protagonisti attesi, quando ci si chiama Ilari “Ziigmund” Sahamies o Tom “durrrr” Dwan, e così ancora una volta è stato. Che le cose vadano bene o meno, da loro ci si aspetta sempre qualcosa, dal momento che gli sguardi degli appassionati hanno deciso di innalzarli dal ruolo di semplici uomini a quello di modelli ed idoli da seguire ed incitare: una posizione decisamente scomoda quando il gioco non va per il verso giusto.

Tuttavia, attualmente i due sembrano tornati agli antichi fasti, in particolare Tom Dwan, che dopo l’incontro-scontro avvenuto con Isildur1 e la contemporanea firma su un contratto che lo lega a Full Tilt Poker sembrava davvero far fatica a ritrovare se stesso.

Lo statunitense è invece apparso in buona forma, capace di nuovo di macinare lunghe sessioni ai tavoli e soprattutto di farlo in modo vincente. E dire che, almeno inizialmente, le cose non erano cominciate affatto bene. Inizialmente seduto ai tavoli Pot Limit Omaha da limiti $300/$600, in appena 95 mani Dwan si è ritrovato sotto di 180.000 dollari senza neppure capire come. “Durrrr” ha quindi scalato marcia, è sceso fino ai limiti $25/$50 per evitare di combinare disastri dettati dalla frustrazione ed ha quindi ripreso a giocare come sa. I risultati non si sono fatti attendere: dopo ben 4.881 mani giocate, distribuite fra No Limit Hold’em, Pot Limit Omaha e mixed games, Dwan si è risollevato sino a vincere 241.000 dollari, facendo finalmente vedere chiaramente quel gioco che lo ha fatto diventare ciò che è, ovvero una sorta di “monstrum” per cui nulla appare impossibile.

Meno tormentata invece la sessione di “Ziigmund”, che d’altra parte quando non è impegnato a lottare anche contro se stesso ed i propri eccessi pare aver vita facile praticamente contro chiunque. Il finlandese ha dapprima annichilito Cole South – portandogli via 146.000 dollari in 452 mani di PLO – e si è quindi trasferito ai tavoli cap di PLO, “abbassandosi” fino al limite $100/$200, per poi chiudere con i tavoli di mixed games. Alla fine della giornata, per lui 334.000 dollari erano il risultato di una sessione quasi perfetta.

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Anche Patrik Antonius ha fatto una breve apparizione di 213 mani ai tavoli di PLO, abbastanza per guadagnare 243.000 dollari e colmare ancora un po’ il baratro in cui era sprofondato il mese scorso. Chi invece continua suo malgrado a scavare verso il basso è Brian Townsend, che anche in questi giorni segna rosso e vede nero, dopo che altri 158.000 dollari lo hanno mestamente abbandonato, portando le sue perdite ormai oltre 1 milione e 600.000 dollari nel 2010.

Ma l’azione non dorme mai davvero ai tavoli high stakes di cash game: chiuso il sipario di questo spettacolo, la sera che sta calando è già buona per un nuovo, imprevedibile atto in cui gli attori protagonisti – che siano Tom Dwan, Ilari Sahamies o altri – si conosceranno soltanto alla fine.

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