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Poker e tasse: i pro americani potranno dedurre le spese

poker-tasseGli aspetti fiscali nel poker stanno diventando un tema di stretta attualità a tutte le latitudini: nel nostro paese, in queste settimane, diversi players professionisti sono stati convocati dalla Guardia di Finanza, per fare luce su vincite maturate in passato, in particolare in alcuni casinò esteri. L’operazione ‘All in’ è in una fase embrionale e non si conoscono ancora i dettagli.

Un noto giocatore professionista sponsorizzato da una room italiana, ha rivelato sul nostro forum di essere stato convocato dalle Fiamme Gialle, a conferma delle indiscrezioni che da qualche giorno circolano in rete.

Si tratta, è bene chiarirlo, di una verifica inerente solo il poker live. Per quanto riguarda le vincite online, l’Agenzia si è già espressa oltre due mesi fa, giudicando tassabili le somme incassate nei siti .com.

Proprio in questi giorni, negli Stati Uniti, un tribunale si è espresso a favore di uno scommettitore. Oltre oceano, i giocatori professionisti devono dichiarare alla temibile Agenzia IRS, l’entità dei redditi percepiti dal gioco. Grazie ad una recente sentenza, i pro hanno ora la possibilità di dedurre tutte le spese “aziendali”, anche quando hanno maturato perdite nell’arco dell’esercizio fiscale di riferimento.

Secondo il tabloid Las Vegas Review, i giocatori professionisti possono detrarre i costi professionali, in occasione della compilazione della dichiarazione dei redditi. In passato non era possibile per i gamblers ed i poker pro:  i costi d’ “impresa” come biglietti aerei, taxi, tasse di soggiorno negli hotel, non erano deducibili nel caso fossero maturate perdite d’esercizio. Ma a seguito del ricorso vinto da Robert Mayo, scommettitore di cavalli professionista californiano, gli scenari sembrano mutati e l’IRS dovrà adeguarsi alle indicazioni fornite dalla giurisprudenza.

Nel 2001, il signor Mayo ha scommesso 131.760$, ricavando solo 120.463$, documentando perdite e vincite, per un disavanzo di 11.297$. Nella sua dichiarazione fiscale, lo scommettitore ha dimostrato di aver sostenuto spese accessorie per 10.968$ per svolgere la sua attività di gambler professionista.

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Il tribunale ha riconosciuto tale somma a titolo di ‘spese professionali detraibili’ che hanno contribuito alla perdita operativa netta. La sentenza pubblicata dal Las Vegas Review è senza dubbio rivoluzionaria e riguarda tutti i settori del gioco negli Stati Uniti. A maggior ragione vale per i giocatori di poker professionisti che potranno dedurre soprattutto i buy-in pagati nei tornei.

Ed in Italia? La materia fiscale nel nostro paese è molto complessa ed è ancor più complicata in un settore come quello del gioco. Sulle spese ‘deducibili’ però si è espressa l’Agenzia delle Entrate nel chiarimento sopracitato, per quanto riguarda le vincite sui siti online .com. In particolare, secondo l’interpretazione dell’Agenzia, in questo caso, il giocatore “deve assoggettare a tassazione l’intero ammontare delle vincite percepite nel periodo d’imposta, senza tener conto delle spese sostenute per la loro produzione”.

La sentenza negli USA è stata accolta con favore. Steve Johnson, professore di diritto tributario all’Università del Nevada, ha commentato: “Nel complesso è un precedente molto favorevole per i gamblers: il gioco nel suo complesso viene riconosciuto come una normale attività commerciale e professionale. I giocatori professionisti potranno detrarre le proprie spese”.

“Per qualificarsi come professionisti, i players dovranno dimostrare di aver svolto l’attività a tempo pieno. Inoltre il gambling dovrà essere la loro principale fonte di sostentamento” ha commentato Judy Patterson, Senior Vice Presidente dell’ “American Gaming Association” a Washington. “Si tratta di standard molto elevati che solo pochi saranno in grado di soddisfare”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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