Vi ricordate di Benny Spindler, fortissimo giocatore tedesco che nella prima metà dello scorso decennio terrorizzava i tavoli dei tornei di poker live di tutta Europa? Negli ultimi anni è letteralmente sparito dalla circolazione, tanto che non esiste neppure una pagina a lui dedicata su Hendon Mob.
Oggi vogliamo ricordarlo per uno dei bluff più clamorosi nella storia dello European Poker Tour.
Tutto comincia a 110 left
Siamo all’EPT Londra 2010 e Mattias Bergstrom apre il gioco rilanciando a 7.000 con 4 4 . Benny Spindler, seduto accanto a lui, spilla K J e decide di alzare la posta in palio fino a 20.000.
Da cutoff, Paul Foltyn riceve A 6 e conoscendo le tendenze aggressive del suo avversario, opta per una 4-bet a 50.000.
Foldano tutti, compreso un Doyle Brunson alle prese con uno dei pochissimi EPT giocati in carriera, e tocca di nuovo a Benny Spindler.
Volano proiettili!
La mano di Spindler non è certo una mano premium: non è suited, e questo e il meno, ma soprattutto è facilmente dominabile da parte di un giocatore che ha appena piazzato una four-bet. Quindi fold?
Assolutamente no.
Benny spara una five-bet a 90.000.
Dalla prospettiva di Foltyn, naturalmente anche A 6 è difficilmente una mano con cui un giocatore voglia inoltrarsi in un big pot, ma il britannico non si arrende e va addirittura in 6-bet per 140.000, lasciandosi dietro 161.000 pezzi.
Spindler di chip ne ha ancora 408.000. Il piatto ne vale 244.700, quindi perché non piazzare una 7-bet all-in?
Benny Spindler vs Paul Foltyn: il video
A quel punto, Paul Foltyn non può fare altro che foldare, inchinandosi al bluff di Benny Spindler: