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Brad Booth e un bluff indimenticabile a Phil Ivey

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Vi abbiamo parlato recentemente di Brad Booth, ex fenomeno del cash game high stakes del Canada prima e di Las Vegas poi, che nei primi anni Duemila era riuscito a guadagnare milioni di dollari giocando dal vivo.

All’epoca era un giocatore talmente conosciuto nel mondo delle partite più alte ed esclusive di Las Vegas da spingere i produttori di High Stakes Poker a chiamarlo per partecipare allo show.

In quell’occasione (era il 2006), Brad si presentò spavaldo al tavolo: si sedette con uno stack da un milione di dollari, il più grande mai visto ad High Stakes Poker. Quando qualcuno gli chiese quanto avesse davanti rispose “One cool million” (qualcosa tipo “un bel milioncino”), una frase spavalda che gli sarebbe poi stata rinfacciata parecchio negli anni successivi dopo essere andato broke.

Allo stesso modo furono in molti a non apprezzare l’incredibile bluff che mise a segno contro Phil Ivey, nonostante quella mano entrò di diritto nella storia del poker televisivo. Brad ha deciso, durante le WSOP 2014, di raccontare per filo e per segno a Pokerlistings.com quanto accadde in quella epica sessione ad “High Stakes Poker”.brad

Il milione di dollari che mi portai dietro non era tutto mio“, ammette il canadese rispondendo a un quesito che si fecero in moltissimi nel corso degli anni. “Ero riuscito a mettere insieme quella cifra solo poco prima di prendere l’aereo per Las Vegas e quando atterrai dovetti andare a ritirare i soldi con il mio assistente e la mia guardia del corpo. Sapete, all’epoca giravo con almeno un milione di dollari addosso“.

Brad apparve molto sicuro di sè durante la trasmissione ma l’emozione che provava era fortissima: “Sapevo che sarebbe stata un’occasione unica e che c’erano molti soldi in ballo. È stata in assoluto l’esperienza più bella della mia vita, non la dimenticherò mai”.

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La mano in questione inizia con David Williams che apre a 1.800$, Booth che 3-betta a 5.800$ e Ivey che sceglie la 4-bet a 14.000$ dal bottone. Brad ha in mano un misero 4 2 ma non ha alcuna intenzione di foldare: “Sapevo che Ivey aveva una coppia alta, lo mettevo su due Re. Gli chiesi quanto aveva e mi rispose circa 250.000 dollari. Decisi di chiamare e sfruttare le implied odds: se avessi centrato il board giusto gliele avrei prese tutte”.

Il delaer gira il seguente flop3 7 6 .

Brad sceglie di fare check e di fronte alla puntata a 23.000$ di Phil opta per una mossa quantomeno inusuale: va all-in per oltre 200.000 dollari effettivi (questo era lo stack di Ivey). “Sapevo che aveva K-K o Q-Q e sapevo che avrebbe foldato, probabilmente anche se era consapevole di avere la mano migliore: per questo motivo sono andato all-in invece che rilanciare, volevo essere sicuro che avrebbe foldato“.

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Questo il video del bluff di “Yukon Brad”:

Alla fine Ivey passa dopo averci pensato a lungo e quando qualcuno chiede a Brad di mostrare le carte lui deve resistere alla tentazione: “Volevo girarle ma dovevamo giocare per molte altre ore e non volevo che gli altri iniziassero a giocare solo mani di valore contro me perchè avevano visto che avevo bluffato. Per me comunque quel bluff era fatto solo per vincere il piatto, non ho agito così perchè volevo farmi un nome oppure perchè giocavo contro il giocatore più forte di sempre”.

In conclusione, Brad Booth racconta un curioso aneddoto: “Più tardi ci fu la pausa cena e mentre eravamo al buffet Ivey mi si avvicinò. Mi chiese cosa avevo e io gli risposi che prima me lo avrebbe dovuto dire lui“.

“Come immaginavo, rispose che aveva una coppia di Re con il K di quadri e quando gli dissi che io avevo 4 2 rimase a bocca aperta. Mi chiese come fosse possibile dato che il flop era 3 7 6 e se stessi scherzando. Quando confermai che ero serio mi guardò negli occhi e mi disse: ‘Sei un fottuto pazzo‘. In quella sessione riuscii poi a vincere oltre 350.000 dollari“.

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