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Daniel Weinman

Il campione del Mondo Weinman: “investirò i soldi vinti”, in realtà $5,52 milioni andranno in tasse

Atlanta si candida a essere la città dei campioni del Mondo di Poker. Nel 2003 è esplosa la popolarità del poker grazie al contabile Chris Moneymaker. 20 anni dopo è il turno del concittadino Ingegnere Daniel Weinman che ha parlato nell’ultima settimana con i principali network televisivi americani, in particolare CNBS. Le sue parole sono state riprese dai tabloid inglesi e hanno fatto il giro del Mondo.

Per chi non lo sapesse, Weinman ha vinto il Main Event WSOP dei record e la bellezza del primo premio da 12,1 milioni di dollari. Una montagna di denaro soprattutto per un ragazzo di 35 anni ma non è oro tutto quel che luccica. Il motivo? Lo andremo a scoprire più tardi.

Come detto, l’edizione del 2023 è stata quella più partecipata della storia con 10.043 players al via, a testimoniare che il poker live sta vivendo una seconda giovinezza in tutto il mondo ed in particolare negli States.

Weinman non è un novellino e frequenta le WSOP e il circuito europeo EPT dal 2010. Vanta molti piazzamenti di rilievo (per un totale di oltre 3 milioni di dollari in vincite lorde) ma era senza dubbio considerato un outsider alla vigilia, non è di certo uno dei giocatori statunitensi più famosi.

Ingegnere meccanico, ama il suo lavoro a tal punto che il neo Campione del Mondo ha già comunicato a tutti che continuerà a lavorare come sviluppatore e programmatore per Lowkey.gg. Per conoscere tutto su di lui puoi consultare il suo profilo.

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Daniel Weinman: che fine faranno i 12,1 milioni vinti?

Dalla serie avere 12,1 milioni in banca freschi freschi in banca e dover continuare a lavorare, in quanti lo farebbero?

Ma torniamo con i piedi per terra e iniziamo a ragionare con un sano realismo. In primis c’è da fare i conti con gli agenti del fisco e in particolare quelli dell’IRS, l’agenzia fiscale federale statunitense.

Il salasso è pesante tra IRS e tasse statali della madre patria Georgia (dove risiede e dove è nato) gran parte del bottino conquistato a Las Vegas. Pensatre che il 45,64% andrà allo Zio Sam e ai suoi fratellini. Tradotto: 5,52 milioni di dollari saranno trattenuti dalla vincita lorda. Ci sono poi gli accordi di staking e i vari “quotisti” da soddisfare.

“Investo i soldi vinti e continuo a lavorare”

Certo, rimangono tanti soldi nelle disponibilità di Daniel che ha già messo le mani avanti: “li investirò e continuerò a lavorare”.

Il Campione del Mondo piace giocare gli High Roller: “preferisco i tornei con field duri e selezionati” ma il ragazzo ha la testa sulle spalle, non a caso si è laureato in Ingegneria nel 2009 alla George Institute of Technology. Una mente raffinata che ha dedicato parecchio del suo tempo al gioco del poker prima di diventare uno sviluppatore informatico. Una bella testa, alla faccia dei luoghi comuni che accompagnano il gioco del poker.

“Sono una persona felice, mi piace vivere semplice: casa, lavoro, famiglia, difficilmente la mia vita cambierà dopo questo successo, forse viaggerò di più e giocherò di più a golf”.

Daniel Weinman

Un’attesa lunga 13 anni

E’ dal 2010 che frequenta i migliori tornei live di livello mondiale ma ha dovuto attendere 13 lunghi anni per l’acuto che lo ha reso famoso anche se di risultati interessanti ne ha ottenuti non pochi. Questa è la vita del torneista. Il treno della svolta in genere passa solo una volta ed è imprevedibile: può passare subito o dopo secoli, l’importante è farsi trovare pronti alla stazione con le proprie skills in mano al posto dei bagagli.

Un treno che forse, a questo giro, non voleva prendere, ve lo abbiamo già raccontato, non è mai stato un amante del Main Event: “Deeb però mi ha convinto a proseguire questa avventura”.

Stiamo parlando comunque di un giocatore di successo: nel 2017 ha trionfato nel Borgata Winter Poker Open (uno dei tornei di Atlantic City più prestigiosi da quasi 900mila dollari di vincita) e l’anno scorso con il primo bracciale vinto alle WSOP in un evento da 1.000$ di buy-in.

Nonostante un bankroll potenziale che potrebbe fargli fare un salto di qualità in carriera (parliamo di poker naturalmente), Daniel non si scompone: “sono una persona felice così, mi piace vivere semplice: casa, lavoro, famiglia”.

Tornerà a lavorare dopo questa lunga serie di interviste come vuole la tradizione: chi vince il Main WSOP ha il dovere (di fronte alla community pokeristica) di promuovere il gioco nel Mondo. “La mia vita sarà la stessa di prima, farò solo qualche viaggio in più e giocherò a golf con più costanza, per il resto non cambia nulla”.

Un approccio corretto e responsabile.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.