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Cosa fare quando si è card dead? Alec Torelli risponde e offre un consiglio davvero alternativo

Chi gioca a poker sa che non esiste frustrazione più grande di una sessione completamente card dead. Può essere un torneo, un tavolo di cash game o lo Spin&Go della vita ma ritrovarsi sempre con carte ingiocabili genera una sensazione di fastidio forse anche superiore a quella di uno scoppio. E la frustrazione diventa ancora più grande quando si è seduti a un tavolo molto profittevole ma non c’è modo di entrare nell’action perché le carte che riceviamo sono sempre troppo brutte per combinare qualcosa.

Sapere come gestire una fase in cui si è card dead a un tavolo di cash game è una delle differenze più grandi tra un giocatore amatoriale e un professionista: il primo inizia a giocare con carte pessime pensando di poter vincere i piatti bluffando, il secondo capisce invece che la chiave di tutto è avere pazienza.

Lo ha spiegato bene Alec Torelli in un video di qualche anno fa, dando anche un consiglio mai sentito prima per allenare il proprio autocontrollo emotivo.

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Il poker è una questione di timing

“Sono rimasto al tavolo per due ore senza mai ricevere carte buone”, scriveva un follower ad Alec Torelli. La domanda è stata ripresa nella rubrica “Ask Alec“.  “Solo carte ingiocabili, in situazioni dove non potevo fare altro che foldare. Era frustrante perché c’erano alcuni fish al tavolo e sapevo di avere un edge. Sapevo come giocare per vincere, ma essere card dead non mi ha permesso di concludere nulla. Anzi, quando finalmente ho ricevuto una grossa mano ho perso il piatto e sono andato in tilt. Cosa si deve fare quando si è card dead?

Prima di rispondere, Torelli ha fatto una premessa:

Il poker è tutta una questione di timing. Ti può capitare di ricevere gli Assi per tutto il tempo e vedere gli avversari foldare sempre, oppure centrare il set quattro volte e non vincere più di qualche piccolo pot. Così come può capitarti di costruire un bluff perfetto proprio quando il tuo avversario ha il top range”, ha spiegato il poker pro italo-americano.

Alec Torelli: come gestire una fase card dead

“Cosa fare? Sembrerà banale ma è fondamentale avere pazienza e utilizzare la logica“, ha proseguito. “Ragiona: essere card dead per due ore a un tavolo live cosa significa? Che stiamo parlando di un sample size di 50-60 mani“.

Secondo Torelli, la pazienza è davvero una skill fondamentale per vincere a poker.

“La pazienza è la virtù dei top player. Molti di loro non sono più forti di altri, sono semplicemente più pazienti. Essere pazienti significa riuscire a battere l’avversario più insidioso di tutti: te stesso. Conosco giocatori di estremo talento, che fanno letture pazzesche, ma non hanno pazienza: vogliono vincere ogni mano, vogliono bluffare e prendersi i piatti di prepotenza. Alla fine la cosa migliore che tu possa imparare è a foldare. Folda e guarda avanti. Non è un dramma: domani il sole sorgerà lo stesso“.

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Foldare A-A preflop per migliorare il mindset

La domanda sorge spontanea: come si sviluppa la pazienza applicata al poker? Alec Torelli ha un consiglio veramente particolare:

“Io faccio un esercizio quando sono card dead e sento di innervosirmi. Vi avverto: vi sembrerà una follia. In cosa consiste? Se siete card dead, alzatevi dal tavolo e sedetevi ai limiti più bassi in assoluto, ad esempio al €0.01-€0.02 online. Poi iniziate a foldare tutte le mani di valore. Ricevete una coppia di Assi? Foldate preflop“.

Questo esperimento ha consentito ad Alec di imparare a basso prezzo come gestire le sue emozioni, senza perdere stack ai limiti che contano.

“So che sembra assurdo foldare gli Assi preflop ma è un esercizio che funziona: ti aiuta ad essere disciplinato, ti insegna ad essere paziente e a saper aspettare il momento giusto. Così sarai in grado di tenere sotto controllo la frustrazione anche quando giocherai in partite più alte. Capirai che avere pazienza è una virtù e non è un dramma continuare a foldare”.

Il consiglio tecnico: sfruttare l’immagine

Torelli ha anche un consiglio più tecnico: sfruttare l’immagine che si ha quando si è card dead.

“La seconda cosa che faccio è sfruttare l’immagine che ho quando sono card dead. Se al tavolo ho avversari che ragionano e che solitamente evito, posso sfruttare la mia immagine di giocatore card dead per exploitarli. Seleziona accuratamente l’avversario: dev’essere sensato, deve pensare che tu sia un buon giocatore tight. Così quando proverai a bluffarlo dopo aver foldato per tutta la serata, opporrà poca resistenza“.

Se siete card dead, specialmente nel cash game, ricordatevi ciò che suggerisce Alec Torelli: siate pazienti e mixate il vostro gioco contro avversari ragionevoli.

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