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La forza di J-10

Non c’è da discutere troppo sul fatto che, se potessimo decidere autonomamente quale mano poter avere più spesso in un torneo di poker, la scelta ricadrebbe naturalmente sull’amatissima coppia d’assi.

Ma c’è un’altra combinazione di carte che, pur godendo di meno popolarità rispetto alla migliore starting hand possibile, può risultare se non preferibile quanto meno meritevole di una certa attenzione: stiamo parlando di J-10, conosciute come “le finniche” o anche “cloutier” per via della loro corrispondenza con le iniziale del noto professionista T. J. Cloutier.

Se allora vi trovate a giocare in un torneo deep-stack e capitate in un tavolo dove sia voi che i vostri avversari avete ancora una buona dotazione di chips, questa mano – soprattutto se suited – potrà acquistare una notevole valenza in termini di giocabilità. Infatti:

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•    Tutte le scale chiuse con queste due carte diventano nuts (salvo naturalmente che non ci possano essere flush in giro). Anche quelle completate con mani come QJ, KQ e KJ lo sono, ma J-10 può fare molte più scale. Il discorso del nuts non vale invece per i connectors più bassi come 6-7, con i quali potrete anche floppare solo la parte inferiore di una straight.

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•    Con J-10 è sempre piuttosto facile capire se conviene proseguire nella mano oppure abbandonarla. Dopo il flop, infatti, o avrete centrato un buon progetto oppure non avrete beccato nulla, e allora fare fold diventerà la cosa più naturale del mondo. Lo stesso non si può invece dire per combinazioni come KQ o KJ: con esse sarà infatti più facile lasciarsi trascinare in una mano se si floppa la top-pair, rischiando quindi di perdere anche molte chips. Alla luce di quanto appena detto appare chiaro che con J-10 avrete la possibilità o di vincere grossi piatto o di perderne di piccoli, e questo è un aspetto decisamente interessante.

•    In ultimo, quando centrerete qualcosa d’importante, le probabilità di ricevere action da gli altri avversari saranno sicuramente buone. Immaginiamo che sul flop scendano A-K-Q: potrete essere pressochè certi che tali carte fanno parte del range di  qualcuno degli altri giocatori. Lo stesso non si può invece dire se entrate in azione con 67 e sul flop arrivano 4-5-8. Quante possibilità avrete, in questo caso, che qualcuno vi paghi il punto?

In definitiva, i vantaggi di giocare tale mano sono molteplici. Tuttavia va sicuramente ricordato che si tratta pur sempre di una combinazione marginale e che quindi andrebbe sempre giocata avendo piena consapevolezza di ciò. La situazione ideale per un suo proficuo utilizzo sarà rappresentata dai piatti multi-way e poco costosi, dove la probabilità che qualcuno vi paghi un eventuale vostro punto forte sarà decisamente più elevata.

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