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MTT: cos’è meglio fare preflop con coppia di dieci?

Foldare o andare rotti, e in quest’ultimo caso, come? Prendere delle decisioni in un torneo di poker non è semplice, specie quando abbiamo poche informazioni e mettiamo a repentaglio il nostro stack.

La situazione è la seguente: ci troviamo ad un torneo online da 55 dollari, e siamo al nostro tavolo da appena un paio di orbite. In gioco rimangono una sessantina di player, e su bui 2.800/5.600 ante 700 ci troviamo sul bottone con 204.000 fiches e 10 10.

Apre il gioco da middle position un player a 11.200 con uno stack di 250.000 fiches, ma questo viene 3-bettato dall’hi-jack, ovvero Nathan “nsinger” Singer, professionista vincente che con 369.000 fiches alza la posta fino a 24.000. Cosa dovremmo fare? Chiamare la 3-bet, 4-bet/foldare, 4-bet/chiamare o magari pushare?

Ancora una volta, Tyson “tford219” Ford ci aiuta a mettere ordine: “Se avessimo zero informazioni su chi 3-betta potremmo anche foldare, ma detto questo io non lo farei. Entrambi sono deep stack, il che significa che ‘nsinger’ potrebbe 3-bettare con un range piuttosto ampio. Contro questo range, e assumendo che verremmo chiamati da JJ+/AK, la 5-bet all-in è sicuramente +EV“. Ma questo non significa che sia la migliore possibile.

Secondo Tyson, infatti, 4-bet/callare è anche meglio: “Possiamo fare una size che faccia pensare di avere fold equity, e in questo modo il range del nostro avversario rimane più ampio. Basta che pushi qualche combo in più rispetto a JJ+/AK da rendere il 4-bet/call preferibile rispetto al 4-bet/foldare”.

Naturalmente le cose cambiano nel caso sia l’original raiser a pushare – il suo range sarebbe sicuramente più forte – ma probabilmente senza avere informazioni su di lui “tyson219” chiamerebbe comunque, aspettandosi certo di trovare JJ+ ma anche mani come AQ+ ed alcune coppie che dominiamo.

Hero decide alla fine di 4-bettare, ma folda sul push dell’original raiser rimanendo con circa 150.000 fiches, convinto di essere crushato ma non dalla scelta di 4-bet/foldare in generale.
Da notare come, in uno spot simile, la nostra immagine sia decisiva per capire come siamo percepiti dai nostri avversari e quindi quanto possano reagire alla nostra aggressività, spesso non sintomo di una mano genuina.