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MTT online: strategia di gioco (8° parte)

Dopo il lavoro introduttivo consigliato nel precedente articolo, è utile avere una conoscenza quantomeno di base anche dei vari tipi di giocatori che si possono incontrare al tavolo. I profili tipici sono in genere 4, ed andremo allora ad analizzarli illustrandone le caratteristiche più comuni.

I loose-passive
Spesso indicati come “calling station” perché chiamano di continuo le puntate altrui, questi giocatori sono testardi e poco furbi, con il vizio di rimanere al lungo coinvolti con mani che altri più skillati avrebbero già foldato. A causa di ciò, spesso vengono indicati col termine “donk”, ormai divenuto internazionale e dal quale ne sono derivati altri come donkaments, donkfest, donkish, ecc.

Essi amano giocare con un sacco di mani pre-flop, specialmente se possono limpare. Nel post-flop, continuano ad essere troppo loose inseguendo con ogni draw o con mani marginali. Non provate a bluffare una calling-station ma prestate invece attenzione se mostrano un’azione aggressiva. Di solito non puntano a meno che non abbiano una mano. Se mostrano forza ed anche voi avete qualcosa di sostanzioso, non fate slowplay. Dato che folderanno sempre controvoglia, non abbiate paura di rilanciare e di utilizzare una size anche più ampia del normale. Overbettate le vostre mani forti ogni volta che ne avrete la possibilità, compreso l’andare all-in al river visto che la loro curiosità li spingerà spesso a callare pagandovi profutamamente la best hand. I loose-passive sono i migliori target per provare a costruirsi lo stack durante un torneo, tuttavia ricordatevi che probabilmente ne rimarranno in numero sempre più ridotto man mano che ci si avvicina alla zona premi.

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I loose-aggressive (LAG)
Esistono diversi tipi di giocatori LAG: ci sono quelli astuti, quelli a cui piace bullare il tavolo e quelli che sono maniaci patentati. Tuttavia, tutti loro amano giocare parecchie mani e puntare.

La chiave per affrontarli sta nel non permettere che prendano il sopravvento. Dato che entrano in un sacco di piatti, secondo logica il più delle volte avranno roba più debole della media; e poiché amano molto puntare, il trapping e lo slowplay saranno armi efficaci contro la loro azione. Per questi motivi, rispondere al fuoco con il fuoco!

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Cogliete l’occasione di giocargli contro con qualcosa che pensate sia avanti al loro range wide. Come linea guida, re-raisate col top 50% del range di mani che ritenete stiano giocando. Se l’oppo è iper-aggressive, sappiate che potrebbe pusharvi e quindi mettere a rischio tutte le vostre chips. Valutate questa ipotesi in anticipo, se potete.

I giocatori loose-aggressive sono spesso quelli più in cerca di notorietà e tendono a far gruppo tra di loro scambiandosi pareri ed opinioni sugli spot verificatisi durante il gioco. Essi rappresentano la versione moderna dei vecchi giocatori tight-aggressive ma con un edge. Questo vantaggio deriva dalla loro continua ricerca di tutte le informazioni che possono condurre alla giocata migliore in ogni situazione. Esempi eccellenti di quanto appena detto sono Patrik Antonius, Carlos Mortensen e Phil Ivey.

I più astuti sono spesso veterani del cash game: sanno mixare la loro azione, leggere ed interpretare i vostri pattern e sono disposti anche ad un big call se intuiscono che state provando un bluff. Alcuni player che utilizzano questo approccio sono Freddy Deeb, Barry Greenstein e Sammy Farha. (continua)

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