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Roberto “TGodRob”: “vi racconto come ho vinto il moltiplicatore massimo”

Abbiamo sentito telefonicamente RobertoTGodRob“, vincitore del moltiplicatore massimo agli Spin & Go su PokerStars, esattamente come era successo a “lucioperca91” lo scorso ottobre. Ci siamo fatti raccontare la storia di come tutto è successo, fino all’insperato trionfo.

Roberto TGodRob e il moltiplicatore su PokerStars

Intanto la solita domanda di rito che facciamo a tutti i ragazzi che sentiamo per la prima volta. Ci parli un po’ di te e della tua vita?

Ciao a tutti i lettori di Assopoker! Mi chiamo Roberto, ho 24 anni e vivo a Bologna. Ho studiato informatica all’università di Bologna e attualmente lavoro come sviluppatore software. Grazie a Carlo e Marco Ruggeri (fondatori di Pokermagia) mi sono recentemente avvicinato all’universo dello sviluppo blockchain, che già mi sta togliendo delle belle soddisfazioni con un progetto che sto portando avanti insieme a Marco e altri ragazzi.

Quando hai scoperto il poker per la prima volta e in che modo? Amici, riviste, web?

E’ un gioco che ho conosciuto da piccolo e da sempre ne sono stato affascinato, dall’alone di mistero (le classiche frasi “è una cosa per grandi”) al brivido di mettere in palio qualcosa e impegnarsi al massimo per superare gli avversari in capacità e astuzia.
Crescendo ho iniziato a giocare su qualche room online spendendo pochi euro ogni tanto. La speranza di aumentare l’esiguo bankroll per renderla una passione più seria era dietro l’angolo, ma sono sempre rimasto coi piedi per terra.

Ci vuoi raccontare il tuo shot di cui mi sono venuto al corrente? Fa parte di una sessione particolare oppure stavi giocando come fai sempre?

Ero nel pieno della mia sessione pomeridiana di gioco, quando ad un certo punto vedo lo sfondo di una delle tre finestre di gioco di PokerStars che si colora d’oro, con la scritta rossa “120K”. Il buyin era da 10 euro e sinceramente ci ho messo qualche secondo per realizzare di aver trovato il moltiplicatore massimo, quello che capita una volta su un milione.

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Ci racconti la sensazione che si vive per giocare per un montepremi del genere in pochissimi minuti di gioco?

Nemmeno il tempo di rendermi conto che mi era successo davvero e uno dei tre giocatori rimane con mezzo big blind alla terza mano. Quando siamo rimasti in due non nego che il cuore ha iniziato a battere forte e le mani tremavano un po’. Poi ho fatto appello alla coscienza e mi sono detto di essere preparato sia tecnicamente che a livello di mindset, e che la lucidità per quanto difficile doveva fare da padrona.

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Lo Spin di Roberto TGodRob

Come è andato il tuo Spin? Ci racconti le fasi salienti?

L’Heads up ovviamente non è iniziato al meglio avendo la metà dello stack avversario, con un divario che aumenta quando senza riuscirci provo a vincere un pot importante in bluff. Perdo un altro colpo significativo foldando sull’overshove di oppo turn: io ho 8 top pair top kicker ma è la prima mano che oppo apre dall’inizio del torneo, gli attribuisco almeno overpair e foldo.
Con lui a 26bb e io 10bb, la svolta arriva quando in posizione ho KK: limpo e oppo fa check back, flop JJ4, cbetto, fa click raise e io vado allin, gira flushdraw e fortunatamente non lo chiude. Da quel momento prendo l’aggression fino ad arrivare al doppio del suo stack. Con 6bb mi pusha K3off e lo chiamo con 22, settando flop e portandomi a casa il sudato premio.

Ci racconti il tuo incontro con PokerMagia? Come li hai conosciuti?

Stavo ancora studiando all’università e girando sui social ho trovato il loro annuncio. Era da un po’ che non facevo qualche partita e l’occasione di mettermi in gioco seriamente mi ha subito convinto. Avevo giocato quasi solo sit&go quindi ho scelto la categoria degli spin, contento dell’ottima gestione del tempo che la tipologia di partite permetteva.

Adesso quali sono le tue intenzioni?

Sicuramente è un premio enorme, ma voglio restare coi piedi per terra non essendo una cifra sufficiente per cambiamenti di vita drastici. Quello che mi ha regalato è una fiducia maggiore nel percorso scelto come giocatore di poker, che ho ritrovato negli ultimi mesi dopo tanti alti e bassi e che voglio coltivare dal punto di vista professionale con una maggiore convinzione.

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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