Francia-Australia: esordio dei campioni con una maledizione da sfatare

Partiamo da qualcosa di leggero.

La medaglia della scaramanzia ha due facce opposte per i galletti.

Se da un lato abbiamo l’esordio contro l’Australia che riporta alla mente i dolci ricordi del Mondiale 2018, dall’altra sponda abbiamo un dato inquietante: nelle ultime 5 edizioni ben 4 volte i campioni in carica hanno abdicato già dalla fase a gironi.

Nel 2002 toccò proprio alla Francia nel girone con Senegal, Danimarca e Uruguay, poi nel 2010 all’Italia, nel 2014 alla Spagna e nel 2018 alla Germania.

Unica superstite in questa mattanza di campioni iridati, il Brasile nel 2006, che dovette però arrendersi ai quarti proprio con la Francia di Zidane e Henry.

Analizzando le quote scopriamo una Francia super favorita come era lecito aspettarsi, con una vittoria che i bookmaker considerano probabile mediamente all’80,6%.

Una volta si diceva “quote popolari” e possiamo ben dirlo per la vittoria transalpina che è data su a 1.25 e con la medesima quota anche su .

Praticamente in linea anche la quota di 1.22 offerta da .

Se escludiamo la prima storica apparizione datata 1974, l’Australia si presenta ai mondiali senza il proprio totem Tim Cahill, ritiratosi dopo il mondiale russo di 4 anni fa.

Il centrocampista australiano aveva il vizio del gol e infatti nella rassegna iridata poteva contare su 9 presenze condite da ben 5 reti, che per una nazionale come quella australiana rappresenta un record assoluto.

In totale sono stati 50 i gol di Cahill con la maglia dei socceroos, alcuni dei quali indimenticabili come quello all’Olanda nei Mondiali 2014 che gli è valsa anche la nomination ai Puskas Award come gol più bello dell’intera stagione.

Il Mondiale 2022 sarà forse il canto del cigno per Didier Deschamps sulla pancina della Francia che occupa stabilmente da ben 10 anni.

L’allenatore ex Juve insegue due prestigiosi record in questa edizione: se dovesse portare di nuovo il titolo a Parigi diventerebbe il primo C.T. a realizzare la doppietta mondiale in due edizioni consecutive dall’epoca di Vittorio Pozzo (Mondiali 1934 e 1938).

Raggiungendo le semifinali arriverebbe inoltre a 25 presenze da allenatore nella fase finale di Coppa del Mondo, andando a toccare la stessa quota di Helmut Schön, indimenticato C.T. tedesco e recordman in questa speciale classifica.

Deschamps lo farebbe però in 3 sole partecipazioni (2014, 2018 e 2022), mentre Schön raggiunse questo traguardo in 5 edizioni diverse (1962, 1966, 1970, 1974, 1978).

Per trovare un po’ di azione meglio rivolgere lo sguardo ad altri mercati rispetto a quello dell’esito finale, concentrandosi su quello dei gol ad esempio.

I bookmaker sembrano credere che una delle due squadre manterrà la porta inviolata, presumibilmente pensando alla Francia.

Su la quota “gol” con entrambe le formazioni a segno è data a 2.15, “no gol” a 1.62.

Su troviamo “gol” a 2.25 e “no gol” a 1.57, su sempre “gol” a 2.25 e il “no gol” a 1.53.

Occhio però alla statistica, che da un lato conferma la previsione, dall’altro ci porta ad un precedente interessante

In effetti i transalpini hanno una tradizione di prudenza: negli ultimi 40 anni su 8 partite di esordio (assenti nei mondiali 90′ e 94′) i francesi hanno mantenuto la porta inviolata per 6 volte, tutte consecutive dal 1986 fino al 2018.

Indovinate chi ha rotto l’incantesimo? Proprio l’Australia con un rigore di Jedinak nella partita di Kazan del 16 giugno 2018.

Si gioca allo stadio Al Janoub: un gioiello da 40.000 posti inaugurato nel 2019 dopo 5 anni di costruzione totale.

La particolarità è tutta nella copertura, che forma una suggestiva conchiglia che rende immediatamente riconoscibile l’impianto.

E nella costruzione c’è anche un pezzo di Italia: la conchiglia che abbiamo appena citato è stata infatti costruita dalla Maeg, un’azienda italiana con sede a Vazzola in provincia di Treviso.

Ecco, almeno loro ai mondiali ci sono andati…