Si concludono queste intense due settimane di Wimbledon 2022 con l’attesa finale del singolare maschile tra Novak Djokovic e Nick Kyrgios. Due soli i precedenti e anche abbastanza datati, per un match che apparentemente è sbilanciato ma rischia di diventare un rebus molto complicato. Ecco la nostra analisi di Djokovic-Kyrgios, a caccia delle quote più attraenti e vantaggiose presenti sul mercato.
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In questo Articolo:
Wimbledon 2022: i consigli per Djokovic-Kyrgios, finale maschile
L’eterna lotta tra big server ed eccelso difensore, ma anche leggenda vivente contro uno dei più grossi “what if?” nella storia del tennis. E poi due personaggi che spesso e volentieri si trovano controcorrente, uno per scelta e convinzione, l’altro perché non sa essere diverso da come appare. Djokovic-Kyrgios è questo e anche molto altro, ma soprattutto è la partita che assegnerà il titolo di Wimbledon 2022.
Come arrivano i due giocatori
Novak Djokovic ha iniziato questo torneo perdendo un set dal carneade sudcoreano Kwon, anche se si trattava del primo match sull’erba di Nole da praticamente un anno.
Poi abbiamo visto un Djokovic mai troppo somigliante allo schiacciasassi che ha vinto 20 tornei del Grande Slam, ma che negli ultimi anni della carriera ha preso a giocare un po’ al gatto col topo, anche contro avversari insidiosissimi. Così ecco il set lasciato al coraggioso olandese Van Rijthoven, ma soprattutto i primi due set persi contro Sinner nei quarti di finale. Analogamente a quanto accaduto lo scorso anno con un altro giovane italiano (Musetti), Nole è stato irriconoscibile per due set per poi ritrovarsi e vincere senza nemmeno dare l’impressione di faticare troppo. E che dire della semifinale con Norrie? Un Nole quasi svogliato ha concesso il set di apertura a un giocatore che – a ben vedere – non aveva una chance contro di lui. Gestione del proprio fisico? Estrema sicurezza in se stesso? Forse un po’ di entrambe le cose, corroborate da una preparazione atletica curata sempre al millesimo dall’italianissimo Marco Panichi.
Nick Kyrgios sapeva di avere una bella chance, con le diverse defezioni annunciate e alcuni dei top player non al meglio, chance che poi è divenuta sempre più interessante con il forfait o l’uscita di altri protagonisti annunciati (vedi Berrettini). Tuttavia l’australiano non ha smentito se stesso, facendosi trascinare al quinto set dal numero 219 del mondo. Poi la “guerra sporca” vinta contro Tsitsipas e la paura per la spalla vissuta contro Nakashima. Poi la fortuna ha dato una bella mano a Nick: dove avrebbe dovuto esserci Berrettini (o Shapovalov, o De Minaur) si presenta invece Garin, in semifinale doveva esserci Nadal che invece si ritira. Così Kyrgios arriva alla sua prima finale in un torneo del Grande Slam in condizioni di relativa freschezza, ma anche grande fiducia.
I precedenti e quanto contano
Nella sua quasi ventennale carriera da professionista, che lo ha portato a riscrivere molti record nella storia del tennis, Novak Djokovic ha un record negativo solo con 21 giocatori. Molti di questi sono stati affrontati una volta sola, solo contro 3 avversari non ha mai vinto un match avendoci giocato più di una volta: Marat Safin, Jiri Vesely e Nick Kyrgios. Considerando ovviamente Vesely una bizzarra coincidenza (l’ultima delle 2 sconfitte in Dubai, al suo ritorno dopo una lunga assenza), rimangono Safin e Kyrgios che hanno degli elementi in comune. Gran servizio, gioco potente, teoricamente completo e senza punti deboli, ma testa che non riesce proprio a sopportare la vita del professionista. Safin però è arrivato in cima al mondo, Kyrgios nemmeno quello. Ah, i comune hanno il piacere di essere gli unici esseri viventi a non aver mai perso un set contro Novak Djokovic.
I due precedenti tra Nole e Nick risalgono entrambi al 2017, in match giocati sul duro. 7-6 7-5 per Kyrgios ai quarti di Acapulco, 6-4 7-6 per l’australiano nel quarto turno di Indian Wells. Vogliono dire qualcosa, questi due match, nell’ottica della finale di Wimbledon 2022? Poco, forse pochissimo, ma qualcosa sì.
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Le statistiche
Se a volte vi capita di non vedere la palla scagliata da Nick Kyrgios quando serve, non preoccupatevi: l’australiano è il tra i primissimi per velocità del servizio, con una punta di 220 km/h fatta registrare qui a Wimbledon 2022. Non a caso ha una delle percentuali più alte di tutti, di incidenza degli ace sul totale dei punti vinti, con il 20%. Qui a Wimbledon 2022 tale percentuale si avvicina più al 30 che a 20. Inoltre Kyrgios spesso e volentieri spinge anche sulla seconda, e vanta una “ace frequency” del 7% anche sulla seconda di servizio. Tenete a mente questo dato, perché ci tornerà comodo più avanti.
Come ben saprete, dall’altra parte abbiamo colui che viene ormai unanimemente definito come il più grande difensore nella storia di questo sport. Per intenderci, Novak Djokovic ha vinto IN CARRIERA il 42,4% dei punti nei game di risposta. Solo Rafa Nadal può vantare numeri simili, anche se le cifre del maiorchino scendono su erba dove questa caratteristica è uno dei segreti dei sei Wimbledon vinti dal campione serbo.
Scendendo nel dettaglio, il fattore che ha spesso determinato le vittorie di Nole è il rendimento sulla seconda di servizio, propria e avversaria. Solo considerando questo torneo, in cui non abbiamo certo visto il miglior Djokovic di sempre, Nole ha vinto il 59% dei punti sulla seconda di servizio dell’avversario, cifra questa che lo colloca al quarto posto tra i partecipanti. A questo si associa il 56% di punti vinti sulla propria di seconda, a comporre un quadro devastante. Interessante anche la Dominance Ratio di Djokovic su erba, ovvero il saldo tra punti vinti in risposta al servizio e i punti persi sulla propria battuta: 1,32 (Kyrgios 1,05).
Il fattore mentale
La capacità difensiva di giocatori come Djokovic e Nadal, spesso resuscitati come arabe fenici da situazioni che sembravano compromesse, non si spiega solo con il pure eccelso bagaglio tecnico. No, il segreto di questi supercampioni è la capacità di entrare nella testa dell’avversario. E, se l’avversario si chiama Nick Kyrgios, da questo punto di vista sembrerebbe che Nole possa avere un vantaggio tra il grande e l’enorme. L’australiano è più riposato ed ha avuto più tempo per prepararsi mentalmente all’appuntamento, ma di questi appuntamenti Djokovic ne ha già vissuto 31…
Il pronostico
Inutile dire quanto Djokovic sia un favorito attendibilissimo per questa finale. Direi di più: il miglior Nole avrebbe quota decisamente inferiore rispetto all’1,27 a cui si può giocare oggi contro Kyrgios. Però dietro questo match così particolare si nascondono troppe incognite, quindi il testa a testa è da scartare. Il set betting 3-0 ha invece una quota più attraente, 2,60 (SNAI). Tuttavia nemmeno questo rientra fra i nostri consigli di oggi.
Entrambi i giocatori non sembrano in grado, oggi, di vincere match “facili” a questo livello. I loro pochi precedenti dicono che si tratta di un confronto fra stili molto tirato e incerto, per cui puntare su un over con una sapiente scelta della soglia di games è la cosa più sensata da fare. Over 38,5 giochi nell’incontro, alla quota di 1,77 (888) è considerabile come una prima scelta.
Il secondo consiglio riguarda un mercato particolare, che non si trova su tutti i bookmaker. 888 però offre un testa a testa sui doppi falli che ritengo davvero interessante e ve lo propongo: Kyrgios (+1,5) a 2,20. Per vincere occorre che Kyrgios commetta almeno due doppi falli in più rispetto a Djokovic. Intendiamoci, entrambi i giocatori hanno percentuali di doppio fallo molto basse in questo torneo (intorno al 3%). Però, per un giocatore che sui punti facili dalla prima di servizio imposta una porzione notevole dei suoi match, incontrare un difensore eccelso come Djokovic può indurre a forzare ancora di più la seconda di quanto non sia solito fare (ricordate quel 7% di ace sulla seconda?).
Il terzo consiglio è anch’esso un mercato particolare, intimamente legato al precedente: quello degli ace. Djokovic non ha mai fatto dell’ace uno strumento importante nel suo arsenale. Il serbo ha sempre fatto un uso situazionale dell’ace, ovvero è il giocatore che ne serve pochi ma magari te lo piazza nel momento adatto: su una palla break, in un set point, eccetera. Però la differenza tra lui e Kyrgios è comunque abissale: Djokovic fin qui a Wimbledon 2022 ha servito 50 ace, Kyrgios 127 con una partita in meno. L’handicap che propone 888 nei confronti dell’australiano è pesante (-10,5 ace), ma crediamo che Kyrgios possa assolutamente servire 11 ace più del suo avversario. La quota è di 1,88.
Ultimo consiglio riguarda l’under/over sui break nell’incontro. Anche qui il bookmaker che propone tale mercato è 888sport, che ha deciso di usare come soglia 4,5 break. Puntiamo con convinzione sull’over, a 1,65.
Pronostici e quote Wimbledon 2022 – Djokovic-Kyrgios in sintesi
- Consiglio 1: over 38,5 game nell’incontro – quota 888 1,77
- Consiglio 2: Kyrgios commette almeno 2 doppi falli in più – quota 888 2,20
- Consiglio 3: Kyrgios serve almeno 11 ace in più – quota 888 1,88
- Consiglio 4: over 4,5 break nell’incontro – quota 888 1,65
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